Mi si ricorda che John Gruber non sopporta Arial e Courier New, i font infestanti con cui Microsoft combatte la tipografia fatta come si deve e la libertà di espressione conseguente. In fin dei conti è una delle ragioni positive per cui seguo Gruber.
Vengo a sapere che Gruber ha chiesto a Jeff Johnson, sviluppatore di StopTheMadness, di aggiungere una funzione per cambiare automaticamente il font delle pagine web visitate, nel caso ci siano tracce di infezione da Arial e Courier New.
Johnson risponde che lo si può già fare a partire dalle opzioni di configurazione di StopTheMadness. E Gruber, a contorno, spiega come visualizzare le pagine in San Francisco, il font istituzionale di Apple, se desiderato.
Tutto questo è bellissimo, prima di arrivare al punto: non sapevo che esistesse StopTheMadness. È un’estensione per Safari su Mac e iPhone/ iPad che elimina una lista di comportamenti ostili all’utente messi in campo da un numero crescente di siti web.
La lista è lunga e inquietante. Ci siamo dentro tutti i giorni ma non ci si pensa. Ci dovremmo pensare. Il prezzo getterà nella disperazione le persone abituate a discettare gravemente di inezie semi-inutili che costano un decimo o un ventesimo.
Consiglio, per una volta, di leggere bene la descrizione su App Store. Leggerla tutta. Comprenderla. Pensarci sopra. E poi decidere se vale più tenersi il denaro in tasca oppure ritornare all’epoca in cui un sito era al servizio di chi navigava, invece del contrario.