Faccio eccezione alle mie regole di condivisione di contenuti e rendo omaggio a IlTofa che lo ha appena rilanciato. Un articolo semiserio, ma proprio per questo da prendere con attenzione, sulla costruzione di un metaverso da parte di Apple. Costruzione che sarebbe in corso davanti ai nostri occhi a partire da Wwdc 2019 e che culminerebbe in un substrato di realtà aumentata sovrapposto (affiancato? innestato? apparentato? abbinato? accoppiato?) alla nostra realtà consueta.
La costruzione si comporrebbe di quattro livelli – esperienza, il metaverso in quanto tale, applicazioni, piattaforma – e il pensiero dell’autore svolge un bel lavoro tra il creativo e l’analitico, a definire Shazam GPS per l’audio e incasellare le novità di quest’anno, da SharePlay a Spatial Audio generalizzato, fino a Universal Control che sembra un sistema per pilotare un iPad dal mouse da iPhone e invece è il prodromo di una soluzione globale di pilotaggio di un insieme iPhone/watch⁄futuri occhiali Apple eccetera.
Guardare sempre con il classico grano di sale a queste teorizzazioni, perché a un certo livello è più facile crearne di quanto possa apparire. È con noi da sempre la Pixar Theory, secondo la quale tutti i film Pixar si svolgono nello stesso universo.
Al tempo stesso, pensare che il Mac dei prossimi anni trenta potrebbe essere un substrato di realtà virtuale, beh, un pezzettino di innovazione la contempla, no?
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