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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

2 dic 2020

The PostPC Dream

Prima venne Steve Jobs a parlare di furgoni e automobili, PC e postPC, con l’arrivo di iPad.

Poi ci fu il momento in cui iPhone doveva portarsi via tutta la torta e Apple smettere di occuparsi delle minuzie.

Poi, perfino watch. I servizi. Le fughe dei professionisti che abbandonavano la nave prossima ad affondare. La trasformazione, lo aveva detto Jobs, per qualcuno avrebbe potuto essere uneasy, non facile.

Apple potrebbe essere l’azienda che più di tutte, negli ultimi anni, ha remato contro l’idea di PC. E, per qualcuno, ha smesso di occuparsi dei Mac.

Non è meraviglioso che le vendite di Mac ora siano il doppio di quelle di dieci anni fa e questo alla vigilia della diffusione di massa di M1, che hanno tutte le carte in regola per prendersi ulteriore spazio?

Asymco va forte perché da un post apparentemente glaciale, tutto trend e mercati, estrae verità che colpiscono. Siamo più che mai all’inizio dell’era postPC… e chi l’ha inaugurata ha creato le migliori premesse per l’affermazione di Mac, personal computer per eccellenza.

Da sogno.

Il titolo è un omaggio ai Pink Floyd.

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