Parto dal fatto che – dati del secondo trimestre 2011 – per ogni iPhone si sono venduti circa quattro smartphone Android. Per ogni iPhone in attività, potrebbero esserci in attività sei o sette apparecchi Android, forse anche di più.
Su Internet tuttavia – dati di ottobre, NetApplications – per ogni pagina visitata da un Android ce ne sono tre visitate da un apparecchio iOS. Qui entrano in gioco anche iPod touch e iPad, certo, ma il rapporto numerico resta sbilanciato a favore di Android.
Secondo l’analista Gene Munster, da App Store si scaricano tre volte le applicazioni che si scaricano per Android sul suo Marketshare. App Store ha venduto applicazioni per quasi cinque miliardi di dollari nel 2011, Android quasi 342 milioni, all’incirca un rapporto di quattordici dollari su iOS per ogni dollaro su Android. Gli analisti sono terribili nelle previsioni, ma per riepilogare il passato funzionano.
Adesso leggo la notizia di un rapporto di Ibm su come è andato il Venerdì Nero in America. Il Black Friday è il giorno che segue la festa del Ringraziamento (quest’anno giovedì 24 novembre) e per tradizione vede un diluvio di offerte speciali su prodotti di ogni tipo.
Gli apparecchi mobile più usati per acquistare online, primo e secondo posto, sono stati iPhone e iPad. Android terzo, 4,1 percento contro 5,4 percento di iPhone e 4,8 percento di iPad. Ricordo, gli apparecchi Android in giro sono in superiorità numerica nettissima.
La gente che fa acquisti online via connessione mobile ha acquistato il 2,8 percento delle volte che è entrata in un sito di shopping. Chi lo ha fatto con iPad invece ha acquistato il 4,6 percento delle volte. Tradotto: iPad è molto più efficiente per fare acquisti in rete.
La prossima volta che un amico mi parla del suo prossimo acquisto Android, gli farò notare che costa probabilmente meno, ma poi non ci fa niente. O ci fa molto meno. Avere uno smartphone Android o non averlo, nella media, fa ben poca differenza.