Un aspetto affascinante della venuta di iOS è che permette e favorisce il riciclo, preferisco il rilancio, di software che appartiene alla tradizione e sui desktop non c’è più tutto questo interesse a proseguire, mentre su un apparecchio da tasca può ancora rappresentare un incentivo. iPhone e compagni sono non solo alfieri di una nuova era informatica, ma anche porte efficaci per accedere al mondo del retrocomputing.
La tendenza si è fatta evidente con Myst e Riven per iPhone. È proseguita con il porting di Space Quest, Leisure Suit Larry e altri classici degli anni ottanta in Html5, giocabili su un iPad (chi li ha scaricati li tenga stretti, perché l’iniziativa è risultata sgradita ad Activision).
Ora ricevo notizia di Oregon Trail, gioco educativo gestionale nato quasi quarant’anni fa, dove alla guida di un carro da pionieri si viaggiava verso il selvaggio Ovest e bisognava superare malattie, guasti meccanici, maltempo e insidie assortite per arrivare con tutta la famiglia a iniziare una nuova vita. Non so se esista un americano, che bimbo dell’età giusta all’epoca, non abbia giocato a Oregon Trail (la pista verso l’Oregon).
Beh, ora il gioco è tornato disponibile per iPhone e iPod touch a 0,79 euro e anche in edizione gratuita. In più, previa installazione di un plugin, si può giocare nativamente dentro il browser di un Mac Intel, come se Safari diventasse un Apple II.
Certo oggi i giochi hanno grafica e complessità diversa. A qualche dodicenne però farebbero ancora bene quelli di una volta.