A margine della oramai arcinota disponibilità di Myst per iOS e della recente notizia dell’arrivo di Riven, il fortunato e ancora più articolato seguito, non si nota abbastanza che le versioni odierne, viste su un iPhone o un iPod touch, si giocano in condizioni migliori di quelle che erano le originali.
Addirittura l’audio di Myst è migliore dell’originale, grazie al superamento della capacità fissa dell’antico Cd-Rom. Chi mai avrebbe pensato di scaricare un gigabyte di dati negli anni novanta?
E le risorse che consentivano di poggiare sulla scrivania un apparecchio capace di fare giocare Myst, oggi, sono condensate in spessori e dimensioni da tasca.
Con aggeggi tipo Pocket Legends si può anche giocare online in decine, centinaia, in attesa alla fermata del tram, godendo di grafica tridimensionale, certo non quella di Myst e Riven, ma di buona qualità.
Ogni tanto bisognerebbe spostare l’obiettivo dalle questioni hardware all’insieme. Abbiamo compiuto passi avanti straordinari e si parla di giochi apposta per non fare discorsi più seri, però che voglia di vedere lo svolgersi futuro di questi anni Dieci.