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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

15 dic 2010

All Good Things Come to an End

Tutte le cose belle finiscono. Dopo quindici anni di vita, The Mac Orchard ha chiuso.

È stato, cito, un elenco attentamente coltivato delle più vitali applicazioni Internet e risorse correlate per gli utenti Macintosh.

Le ragioni per cui ha chiuso sono, tra l’altro, cito:

La stragrande maggioranza di utenti Mac non è più in cerca di un’alternativa per navigare o spedire la posta, perché quello che arriva insieme al Mac è veramente, veramente buono.

La gente non usa più i protocolli di una volta (a parte Riccardo!). Chi si ricorda Gopher? Wais? Archie? Nntp? La maggior parte di quello che vuole la gente oggi è sul web.

Mac non è più scelta difficile. La maggior parte della gente conosce altre persone che usano Mac e non è difficile trovare online o presso un amico la dritta per risolvere un problema. È un cambiamento incredibile che molti non avrebbero pensato possibile quindici anni fa.

Che cos’è un Mac, peraltro? La gran parte degli utenti che conosco ha nel proprio arsenale un iPhone o un iPad e questi strumenti costituiscono un’estensione essenziale dell’esperienza Internet Apple-centrica, il che porta al mio ultimo e forse più saliente argomento.

Il futuro della distribuzione delle applicazioni è chiaramente App Store. Sono sicuro che quanti hanno iPhone e iPad concordano sulla comodità di avere da App Store gli aggiornamenti di tutte le applicazioni. Mi è diventato molto chiaro che Apple avrebbe dovuto estendere questa metafora a Mac. Così che, quando lo hanno annunciato, mi sono sentito davvero sollevato.

The Mac Orchard chiude (il dominio rimmarrà però). A leggere, però, sembra una buona notizia.

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