Niente di personale con Takky, anzi! Ma una sua osservazione nei commenti mi sollecita a una puntualizzazione importante, che vale ben oltre la questione di iPhone 4.
Takky scrive mi bastano due video differenti che mostrino il problema per sapere che esiste.
Come sempre le cose sembrano semplici e invece sono complesse.
Per sapere che il problema esiste, basta un video. Ma a dire il vero basta anche una riga per email. Potrebbe essere falsa? Sicuramente, come potrebbe esserlo il video. Dire l’ho visto su YouTube corrisponde ai nostri vecchi che dicevano l’ho visto in televisione e prima ancora lo ha detto la radio e persino prima della radio lo hanno scritto i giornali. Il punto è fidarsi. Ci fidiamo e quindi basta un video, anche perché è un problema che hanno tutti i cellulari del mondo, quindi basta che qualcuno si prenda la briga di filmare. Due video non equivale a verità; potrebbe benissimo corrispondere a due buontemponi che hanno realizzato un falso indipendente. A riprova frequentare Paolo Attivissimo, che su Apple ha la verve di un pensionato alla bocciofila, con rispetto per gli uni e le altre, ma sulla sua materia è un grande; i filmati sugli Ufo, i cerchi nel grano, le scie chimiche, i falsi sull'11 settembre e sullo sbarco sulla Luna sono innumerevoli; tuttavia sono anche mistificazioni.
Che cosa dimostra un filmato su iPhone 4 che perde il segnale tenuto in mano in un certo modo? Che un iPhone 4, tenuto in mano in un certo modo, subisce l’attenuazione del segnale. Ineccepibile, solo che questo è il dato di partenza, non il dato di arrivo. Tutti i cellulari subiscono attenuazione del segnale. È un fatto inevitabile, che c’è da sempre e che la tecnologia attuale non è in grado di eliminare. I filmati mostrano l’ovvio e lo confermano. Essendo ovvio, era anche prevedibile.
Adesso arriva la parte impegnativa.
Noi sappiamo che tutti gli iPhone 4 – e tutti gli iPhone 3GS e tutti i Nokia e tutti i BlackBerry e tutti gli Htc e tutti a proprio tutti – subiscono attenuazione del segnale. Ma lo sappiamo perché appartiene al senso comune, non certo perché ci sono dieci, cento, mille video su YouTube.
Se io arrivassi da Marte e non sapessi niente di Terra, terrestri e cellulari, vedendo due video che mostrano due monete girare per aria e cadere su croce penserei che le monete lanciate per aria atterrano su croce (qualunque terrestre sa che esistono anche altre possibilità, per esempio testa).
Dopo di che tirerei fuori il mio bigino di statistica marziana.
I due video mi permettono di affermare con certezza che quelle due monete, lanciate in aria, sono cadute su croce e niente altro. Essendo marziano, fino a che non avrà almeno un video con testa neanche lo saprò.
I due video mi permettono di affermare, stavolta con un margine di errore ragionevolmente basso, che il comportamento visto può riguardare altre, improvviso, sette o otto monete. Non di più, a meno di non accettare l’idea di un margine di errore così alto da essere irragionevole (difatti, se mi fermassi sulla Terra per un po’, scoprirei che i video mostrano nel cento percento dei casi una cosa che avviene sono sul cinquanta percento dei lanci).
E tre milioni di monete? (ricordo, tanti sono gli iPhone 4 là fuori).
La risposta esatta la lascio a chi abbia una istruzione vera; mi limito ad approssimare che servirebbero molte decine di video, o forse anche centinaia e scelti con accuratezza. Se io producessi un video della mia finestra per ogni giorno che piove e solo quello, uno spettatore avrebbe l’impressione che a casa mia piove sempre. I sondaggi elettorali si basano su campioni selezionati con cura certosina – mica su chi ha voglia di dire su YouTube per chi vota – e sempre sopra il migliaio di unità, e con un margine di errore.
I video – o i sondaggi, o i post sui blog, o gli exit poll – dimostrano qualcosa se sono campioni sufficientemente grandi e sufficientemente rappresentativi della realtà. Se sono troppo piccoli, o non comprendono tutta la realtà, danno risultati sballati.
Chi lo desidera si può allenare con il widget Statistical Significance Calculator, dopo avere letto almeno qualcosina a livello di base o magari una dispensa.
In altre parole: i due video che mostrano l’attenuazione del segnale mostrano, dato per scontato che siano veri, che due iPhone 4 soffrono di attenuazione del segnale. Da questa constatazione è possibile dedurre una marea di altre cose, che però non arrivano dai video; arrivano da nostri ragionamenti, che i video non convalidano né certificano.
Altrimenti, guardando questo video in cui una moneta lanciata in aria mostra testa per dieci volte di fila, concludo che vale per tutte le monete. Come dite? Ci vogliono almeno due video? Ecco il secondo.