Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

1 feb 2010

Esperienze naturali

Questo blog non diventerà, probabilmente, ostaggio di iPad. Anche se ho un sacco di cose da dire e devo ancora parlare un bel po’ di come ne ha non-parlato, in modo davvero riduttivo per una persona delle sue competenze e della sua intelligenza, Paolo Attivissimo.

Il problema, e se ne riparlerà, è che ci sono davvero un mondo nuovo e un mondo vecchio e che pensare in modo vecchio non aiuta a comprendere il mondo nuovo.

Ciò che ha smesso di contare, nel mondo nuovo, è la lista della spesa. Per capire come vanno le cose nel mondo reale e come si comportano le persone vere nella vita vera, riporto molto volentieri e con il suo permesso questa esperienza di Marco:

Voglio condividere solo un piccolo fatto che mi ha fatto estremamente piacere e coinvolge il sottoscritto, una mia amica e un MacBook.

Cerco di riassumere l’intera faccenda in una manciata righe: ho la fama di saperne abbastanza sui computer e a S*** (l’amica in questione) serviva un nuovo portatile. Andiamo al MediaWorld e adocchia diversi Acer e Asus dai prezzi appetibili (S*** aveva un budget limitato) con davvero buone caratteristiche hardware. S*** ha sempre ammirato i Mac, ma li aveva esclusi a priori a causa del costo. La convinco a chiedere alla commessa se per caso hanno qualche vecchio MacBook in magazzino, tanto al massimo dice no. Puoi immaginare la nostra reazione quando ci dice sì, mi pare di averne uno bianco (quello precedente all’unibody). Controllo, se c’è chiedo a quanto te lo vendono!

S*** era un po’ titubante (…non ha il tastierino numerico…), ma riesco ad aver la meglio sostenendo che questa è un’occasione unica e che può avere il computer desiderato da mesi, tra l’altro scontato. Lo blocca, torna al pomeriggio ad acquistarlo (nel frattempo si era già formata una lista di persone decise a comperarlo!), lo porta da me per aggiornamenti e altro, le faccio una breve lezione introduttiva e la lascio una settimana per abituarsi a Mac OS X.

Sono appena tornato da lei ed era al settimo cielo. Marco, sono felicissima. Mac OS X è la cosa migliore che abbia mai visto e alcune operazioni sono così ovvie che mi chiedo perché non le hanno fatte così anche su Windows! Poi è così pieno di dettagli da lasciar a bocca aperta ogni volta che lo accendo: Magsafe, la struttura delle finestre, i riflessi in iTunes, le ombre, i drag’n’drop!”. Quando le ho fatto leggere ciò che è scritto nell’icona di TextEdit, non ci poteva credere ed è rimasta di sasso quando le ho mostrato Pixelmator, cosa può fare Anteprima (sottovalutato a mio avviso!).

E sai perché sono davvero felice? Non perché lei ora è convinta che Mac OS X sia una delle cose più belle a livello di ergonomia, ma perché le ho fatto scoprire una cosa nuova e questa l’ha letteralmente entusiasmata. Parole sue: ti fa cambiare l’approccio che hai con i computer! È… una figata, un altro mondo! Non voglio tornare indietro!

Vedere S*** felice, sapendo che ha fatto moltissimo per me, è una delle cose più belle che potesse capitarmi!

Sul lato più strettamente Mac, sta giocando a indovinare le scorciatoie da tastiera senza guardare dai menu, seguendo la logica (perché ha capito subito che non erano messe a caso (Alt+F4?) e ne ha già scovate parecchie! ;)

La morale informatica invece è sempre quella alla fine: puoi costruire un computer pompato, ma se non riesci a creare quel feeling con l’utente finale, quell’uniformità, è tutto inutile.

Scusami per la mail lunga, mi son lasciato trasportare dall’entusiasmo.

Molto meglio, credimi Marco, che lasciarsi trasportare da una macina legata al collo, quella di chi ai-miei-tempi-era-così-e-tutto-il-resto-è-sbagliato.

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