Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

19 lug 2009

Le bugie hanno il link effimero

Scrivevo della campagna anti-App Store, di cui si doveva annunciare a tutti i costi un rallentamento nel crescere del numero di applicazioni disponibili. Uno dei tirati in ballo era Philip Elmer-Dewitt di Apple 2.0, su Fortune.

Scriveva il 27 marzo 2009: il flusso di nuovi titoli sta rallentando e ci sono segni che l’infrastruttura di App Store stia logorandosi per stare al passo con quanto c’è già sopra.

Il 14 luglio 2009 lo stesso Elmer-Dewitt scrive: la logica suggerisce che questa crescita a rotta di collo non possa continuare all’infinito. Ma il ritmo dei download è decollato alla fine dell’anno scorso e, come suggerisce l’inclinazione della curva, non ha ancora rallentato.

Si parla degli scaricamenti e non del numero di applicazioni. Però, se l’infrastruttura di App Store fosse stata logora, non credo che si sarebbe arrivati così rapidamente a 1,5 miliardi di download. Oggi le applicazioni sono 65 mila, più del doppio che a marzo.

La curva di crescita a rotta di collo è ben visibile sul blog di Elmer-Dewitt.

Ma bisogna fare in fretta: per coincidenza, la pagina del rallentamento delle applicazioni è sparita. Per ritrovarne il testo bisogna avvalersi di textually.org.

Le bugie hanno le gambe corte anche sui server, a volte.

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