Misterakko mi passa un pezzo del New York Times che merita un po’ di traduzione:
Battere con successo per tutta la partita è un evento raro nel baseball e altrettanto raro nelle pagine di Consumer Reports [una sorta di Altroconsumo americano, ben più temuto dalle aziende].
Quando si va a segno tre volte su tre – come ha fatto Apple nel recente numero dedicato ai portatili – e si consegue un bel punteggio nelle altre categorie, ci si merita l’applauso.
Che uno compri affidandosi religiosamente alle opinioni di Consumer Reports o non le condivida – mi trovo un po’ nel mezzo quando parlano di elettronica – un consumatore avveduto farebbe comunque bene a esaminare le classifiche del numero di giugno.
Nei portatili, i MacBook e MacBook Pro sono primi nella categoria 13”, nella categoria da 14” a 16” e tra i modelli 17”; al secondo posto rispettivamente Dell, Toshiba e Hewlett-Packard. MacBook Pro 15” ha ottenuto un punteggio di 75 su 100, davanti a un Satellite Toshiba con 64 punti (MacBook Pro costa duemila dollari, il Toshiba 700).
Tra i desktop, Mac mini è secondo dietro a un Pavillion Slimline Hewlett-Packard e iMac è secondo dietro a un Xps One Dell.
Consumer Reports ha anche sondato i lettori sul supporto tecnico. Apple ha sbaragliato tutti nelle categorie desktop e laptop.
A chi sia in procinto di acquistare suggerirei di attendere ancora un mese circa. Si mormora di possibili riduzioni di prezzo di MacBook e iMac.
È anche conveniente scommettere che Apple offrirà anche questa estate una promozione back-to-school. Di solito questa promozione va da giugno a settembre. L’anno scorso l’azienda regalava un iPod con l’acquisto di modelli di Mac selezionati.
Questo articolo potrebbe avere diversi piani di lettura.
Primo piano: i portatili Apple non hanno rivali (altro che netbook, signori).
Secondo piano: un articolo di quotidiano che riporta i fatti come sono, con padronanza dell’argomento, che offre ance informazioni utili al lettore.
Il mio piano di lettura: dimenticare definitivamente i quotidiani italiani relativamente all’informatica. Un articolo così, informativo e utile, sui nostri quotidiani, lo si può solo sognare.