Apprendo giusto ora che è scomparso Claudio Zamagni.
Tecnico impareggiabile, umanità superiore, senso dello humour e capacità di vedere le cose importanti della vita.
“Operava” a Torino ma per un consistente periodo di tempo venne in Mac@Work a fare assistenza al sabato mattina. Fui molto più presente del solito e uno dei motivi era la possibilità di fare colazione insieme al bar o scambiare qualche battuta, sempre splendidamente caustica e inarrivabile per profondità di giudizio, durante la mattinata.
Nessuno come lui sapeva e poteva ridare vita a un Mac più vecchio degli altri o a un apparecchio ufficialmente privo di pezzi di ricambio. Forse proprio per questo è stato chiamato ancora giovane e all’improvviso, come a volergli impedire di escogitare chissà quale miracolo dell’ultimo momento con il suo cacciavite.
Mancheranno troppe cose di lui per farne un elenco sensato. Gli sia lieve la terra.