Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

19 gen 2008

Sign O' The Times

Segno dei tempi (e canzone di Prince, ma non c’entra).

Oh, Word. Per vent’anni mi hai supportato e tiranneggiato. Mi hai dato una frugale lavagnetta su cui comporre, un posticino angusto nella catena di montaggio delle frasi… e poi mi hai arringato dandomi ordini di salvare o riformattare quando eri tu a bloccarti, a farfugliare assertivo argomenti da ridicolo sciovinismo aziendale (“Chiave di prodotto non valida”! “Formato di database non riconosciuto”!)

E proprio quando ho bisogno di restare da sola con i miei pensieri e il mio Mac, mi trattieni enfatizzando la mia estrema dipendenza da te, che melodrammaticamente “recuperi” documenti che tu hai perso nei tuoi crash ricreativi.

Il resto è troppo lungo per quanto è difficile (l’inglese letterario richiede tempo e già questa traduzione dovrebbe essere migliore). La sostanza è che Virginia Heffernan annuncia sul New York Times di smettere di usare Word per passare a Scrivener.

Passerò il link a tutti quelli con un datore di lavoro potentissimo che li obbliga a usare Word. Il New York Times ha centinaia di collaboratori che mandano articoli, eppure uno può scrivere con il programma che crede.

Commenta