Intel non è una panacea, è una roadmap
Qualcuno si chiede perché Apple non faccia uscire i Mac basati su Intel subito, invece che attendere un anno e più da oggi. Una risposta è stata “perché manca il software”. Un corollario è “i processori Intel sono superiori”.
La risposta è parzialissima. Per quanto riguarda il software, Apple potrebbe iniziare la transizione anche tra tre mesi, o tra sei mesi, e non avrebbe certo bisogno di aspettare di più. Le applicazioni fondamentali sarebbero già pronte e il resto seguirebbe a breve.
Solo che i Mac Intel-based offrirebbero prestazioni decisamente inferiori a quelle attuali. Jobs è stato chiarissimo: i processori Intel non sono superiori a prescindere. Saranno superiori da metà-fine 2006 in avanti, non per colpo pubblicitario, ma perché Intel promette nuovi chip assai migliori di quelli attuali in prestazioni e consumi, che invece Ibm e Freescale non possono, vogliono, o sanno promettere.
Oggi, qui, ora, un Mac PowerPC umilierebbe un Mac Intel. Tra diciotto mesi, stando alle previsioni, sarà il contrario. Il software si aggiornerà di conseguenza, come ha sempre fatto.