Peer-to-peer e malignità sull’erba del vicino (e sulle ragazze)
Dietro ci sarà anche un dato tecnico, ma mi sento di dubitarne, almeno data la frequenza con cui noto il fenomeno.
Che è il seguente. Se c’è un tipo di programma che la gente cambia con uan frequenza allucinante, è il suo peer-to-peer. Quelle cose tipo Acquisition, LimeWire, Xnap, aMule, eDonkey eccetera.
Sarò cattivo, ma mi sembra poco questione di tecnologia e più questione di mode. È uscito un nuovo client e tutti ne parlano bene, e poi “si trova di più”. Allora bum, tutti lì sopra. Non è escluso che passando in massa da un programma all’altro effettivamente la rete del programma nuovo possa anche diventare più redditizia nel breve periodo, ma viene da essere scettici.
Il comportamento mi ricorda quello di certe ragazze in macchina, quando sentono un motivo sgradito sulla radio e chiedono a gran voce di cambiare stazione fino a trovare una canzone gradita. Solo che le canzoni sono sempre quelle e l’effetto finale è perdere un sacco di tempo con pochi risultati.
Le ragazze però si sono fatte furbe e hanno un iPod da collegare allo stereo più vicino. Gli adepti del P2P mi sembrano invece ancora inclini al C2C: cambiare tanto per cambiare.