Ci sono motivi più che a sufficienza per adottare il nuovo BBEdit
Sono innamorato di BBEdit. Certamente non è adatto a scopo letterario (i miei articoli sono scritti con Tex-Edit Plus, altro programma da innamoramento), ma per trattare il testo, come si fa in una fonderia con l’acciaio o in una segheria con i tronchi d’albero, non ce n’è per nessuno.
Il passaggio dalla versione 6 alla 7 introduceva i worksheet Unix (documenti di testo che si comportano come Terminali e che si possono salvare ed editare, eccellenti per gli ignoranti di Unix come me, che possono salvare worksheet di comandi utili e difficili da ricordare), ma poco altro di eclatante.
Il passaggio dalla versione 7 alla 8 invece è memorabile. Arrivano i worksheet di documenti, la text factory che automatizza certe operazioni senza bisogno di passare da AppleScript, un supporto Unicode assai migliorato e un sacco di altre cose che si apprezzano mentre si usa il programma.
Vale completamente il suo prezzo, upgrade o non upgrade (e le persone con un minimo di raziocinio, leggendo bene le istruzioni di upgrade sul sito, possono risparmiare qualcosa).
Raccomandato, raccomandatissimo. BBEdit 8.