Devo correre e mi scuso. Al volo, segnalo questo bell’
articolo di Benedict Evans su chi compra iPhone 5C.
Se ne parla come di un insuccesso, invece si rivolge a fasce di persone ben precise.
Una vista più colorata di quello che sembra, insomma.
Apple pensa solo a iPhone e lascia morire Mac, dice il benpensante.
Una analisi sommamente interessante di Horace Dediu di Asymco: il mercato americano degli smartphone
segue il modello di crescita logistica, ovvero si comporta perfettamente come un mercato tipico. La giusta scala logaritmica ed ecco che la sua crescita può essere rappresentata con una semplice linea retta.
Se mancava un motivo dei tanti che spingono Apple a costruirsi un
nuovo avveniristico quartier generale, eccolo: il campus al numero uno di Infinite Loop in quel di Cupertino, California, è divenuto talmente scontato negli anni che è stato fedelmente
ricostruito in Minecraft, un cubo sopra l’altro.
iOS 7 deve ancora sistemare qualche dettaglio.
Nel lato interno della mia uniforme invernale da podista della domenica si trova una piccola tasca cucita, la cui icona esorta a sforbiciare. Dentro la tasca ho rinvenuto l’etichetta antitaccheggio, chiaramente inutile una volta completato l’acquisto.
Gran parte del mio tempo scolastico è stata tempo perso. Alcune lezioni trasversali, mai dentro una materia specifica, sono state preziose. Quella di oggi mi è arrivata da un docente di algebra o geometria al Politecnico di Milano, di cui neanche ricordo il nome.
Poco tempo fa si parlava di Google e dei suoi
quarantamila Mac con cui magicamente riesce a operare come un’azienda multimiliardaria.
Continuano intanto a succedere cose. La città di Monaco di Baviera ha impiegato dieci anni per
eliminare Windows dalla propria infrastruttura, con un risparmio di oltre dieci milioni di euro. Fatica che vale lo sforzo.
App Store per iOS ha superato il milione di app attive.
Uno software: Google ha mostrato come un browser di oggi possa tranquillamente
emulare un Amiga 500.
Il primo pensiero va a
iTunes U che, non avesse preceduto tutti nella distribuzione gratuita di insegnamento online, ci sarebbe andata vicina e rappresenta comunque la testimonianza più autorevole e significativa in materia: una delle eredità più preziose e meno appariscenti dell’era di Steve Jobs.