Tutto o niente
La cosa giusta da leggere (a parte l’ autopubblicità naturalmente) è la solita monumentale recensione di Mavericks da parte di John Siracusa di Ars Technica.
La cosa giusta da leggere (a parte l’ autopubblicità naturalmente) è la solita monumentale recensione di Mavericks da parte di John Siracusa di Ars Technica.
Non riuscirò a essere online durante l’evento di presentazione dei nuovi iPad e forse di molte altre cose. In serata comparirò sul solito canale #freesmug
del server irc.freenode.net
, dando il comando join #freesmug
dentro un programma atto allo scopo, su uno dei numerosi computer a disposizione. Con tanti ringraziamenti a
Gand e ancora una volta con l’invito a sostenere il software libero.
I siti-spazzatura sono attentissimi a qualsiasi indizio che possa rivelare se iPhone 5C stia vendendo bene, male, troppo, troppo poco, in aumento, in diminuzione, la qualunque. Come se fosse in gioco chissà quale posta.
Leggo su Internet Evolution che Surface di Microsoft sarebbe un gioiello incompreso:
Soddisfa un’esigenza non contemplata dalla generazione attuale di portatili e tavolette.
A Spiderweb Software che produce giochi straordinari, che sembrano vecchi e invece dentro hanno una forza che avvince. A fine mese arriva Avadon 2: The Corruption per Mac (su iPad l’anno nuovo). C’è appena tempo per comprare il primo episodio della saga e non restare indietro.
Scrivo e sostengo da tempo che chi produce contenuti nel Ventunesimo secolo ha il dovere di avvicinarsi alla padronanza dei mezzi di produzione e di conseguenza, nel mondo digitale, alla programmazione piccola o grande che sia.
Una volta l’anno deve essere permesso incensarsi e siamo a metà ottobre.
Un fatto che riesco a collegare solo a Mavericks ma non posso scrivere in un libro.
Lavorando al prossimo libro su OS X – che sarà pronto in tempi piuttosto rapidi – mi sono imbattuto in cose già viste e mai abbastanza segnalate.
Charlie Stross non è Stephen King e neanche Howard Phillips Lovecraft. Però ha fatto più che abbastanza per essere reputato scrittore vero. Come autore di fantascienza, fantasy e horror, è più che normale che gli venga in mente la morte di Microsoft Word.