Colpa di Edo
Ho scritto di getto le righe che seguono, a proposito di OS X 10.10 Yosemite, in una mailing list.
Ho scritto di getto le righe che seguono, a proposito di OS X 10.10 Yosemite, in una mailing list.
Spettacolare articolo di Benedict Evans sulla differenza di approccio tra Apple e Google all’informatica odierna, che le rende straordinariamente complementari e comprensibilmente acerrime avversarie.
Dopo anni e anni, permane il mistero degli apparecchi Android che vengono acquistati in grandi numeri ma poi non figurano nelle statistiche di traffico. O milioni di aggeggi fatti per andare su Internet vengono acquistati per non andare su Internet, o sono troppo scarsi perché ci si vada su Internet con soddisfazione, o chissà.
Giusto perché se ne parlava a maggio dell’idea che gli apparecchi Apple siano fatti scientemente per invecchiare quando meno te l’aspetti e farti correre a comprare il nuovo.
Si sapeva che avremmo avuto un OS X 10.10 e un iOS 8, non che avrebbero lavorato assieme fino al punto che metti già un apparecchio e riprendi a lavorare sull’altro come se niente fosse, anche con un programma di posta o di messaggistica.
Nessuno aveva pensato alla possibilità che avremmo potuto ricevere una chiamata su iPhone e prenderla da Mac.
iCloud adesso permette di arrivare a qualsiasi file e aprirlo con qualsiasi applicazione, non importa su che apparecchio Apple, e anche da Windows se si usa il browser.
Per terminare in bellezza la copertura dell’imminente Wwdc, ecco un bell’ intervento di Technologizer su che cosa è successo nelle ultime edizioni della manifestazione e qual è stata la ricaduta sull’opinione pubblica nonché sul mercato delle azioni. Ci sono anche tutti i video in edizione integrale.
L’agenda mi tiene fuori casa quasi tutti i martedì sera e così tendo a perdere numerosi eventi Apple.
Ben Thompson ha scritto un bell’articolo su Stratechery con le proprie aspettative per Wwdc, il ritrovo globale di chi programma cose Apple.
Grazie a Roberto per avermi invitato a conoscere Made in Italy Apps, comunità Google+ dedicata alle app nate nel nostro Paese grazie al lavoro di autori che, ricorda Roberto stesso, hanno niente da invidiare a tanti colleghi di oltreconfine.
Mi permetto di estendere l’invito. L’iniziativa è appena partita; scommetto che prenderà piede ben presto. Da ricordare lo hashtag #appmadeinitaly.
Tra i pettegolezzi precedenti il convegno mondiale degli sviluppatori Apple figura la possibilità che iOS 8 comprenda una modalità di funzionamento di due app affiancate sullo schermo di iPad.