Giovedì ho passato il pomeriggio a Login, coworking milanese, dove si sono alternati vari protagonisti dell’editoria e del cloud computing a investigare e raccontare alleanze possibili tra un settore tradizionale e autocontenuto e una disciplina informatica dirompente che costringe all’apertura e alla collaborazione.
Mi dispiace che Engage Customer non pubblichi più dettaglio sulla sua ricerca, che è sconvolgente: a loro dire, nel Regno Unito
il 54 percento della posta viene aperta su un apparecchio Apple. Android? Otto percento.
Leggo di come
uno dei migliori film al festival Sundance sia stato girato usando un iPhone 5S, lenti anamorfiche per l’iPhone in questione e una
app da 7,99 euro.
Settimo cambio di batterie nella Wireless Keyboard II, per una durata di 118 giorni, quattro mesi.
La rivista online e app Flipboard ha spiegato sul proprio blog
come ottenere un’interfaccia fluida sulla versione mobile del proprio servizio: abbandonando lo sviluppo web tradizionale per rifare tutta la pagina in modalità canvas.
Qua e là si aprono spiragli di luce sulla scuola. Di recente
Enrico mi ha segnalato
Coding, libro di testo per insegnare finalmente le basi della programmazione nella scuola di base, con il linguaggio
Scratch creato dal
Massachusetts Institute of Technology (pronto
per iPad, a disposizione di chi sostiene che sulla tavoletta non si possa programmare).
Ragazzi e ragazze: lettura obbligata del blog di Tobias Frere-Jones, una delle massime autorità viventi in fatto di font. E in particolare della serie
Typeface Mechanics.
Apple pubblica periodicamente un
rapporto sui progressi dei fornitori nel rispettare i diritti umani e l’ambiente.
Dell è ufficialmente alla frutta. Lo prova il fatto che nella
pagina di vendita del portatile Precision M3800 devono abbassarsi a scrivere meglio di un MacBook Pro e pubblicare una infografica contenente
sette motivi per cui M3800 è superiore a MacBook Pro.
In giro viaggiando leggero, con iPad e una
Wireless Keyboard Apple a fare le veci di Mac. Si lavora bene e tranquilli, a parte qualche bizzarria derivante dall’uso della tastiera esterna associato a quello di Wordpress.