Lo faccio di rado, solo quando merita. Il mio pezzo di oggi su Apogeonline merita, non perché sia bello o geniale ma perché riguarda tutti, anche chi non emette fatture. C’è di mezzo un modo di pensare e intendere il servizio pubblico.
Chiedo scusa per l’autoreferenzialità. Quando ci vuole, ci vuole.
Per la serie dettagli su cui non si fa abbastanza mente locale, se c’è una differenza significativa tra watch e la pletora di orologi più o meno smart già in giro sono le dimensioni.
La parola a Flavio. Tutto quello che va da grassetto a grassetto è suo.
Ho letto diversi tuoi articoli circa AppleScript ma non avevo mai approfondito il tema a fondo, vuoi per pigrizia, vuoi per mancanza di tempo.
A novembre del 2014 una lunga convalescenza mi ha costretto a casa per diverse settimane, e allora ho deciso di… lanciarmi.
L’idea nasce da una recensione di uno di quei termostati digitali “intelligenti” che controllano automaticamente il riscaldamento di casa sulla base di vari parametri.
Quando ho cominciato a tenere nota della durata delle batterie, mi immaginavo una regolarità piuttosto pronunciata. Invece domina la varianza.
Per capire la genesi di Superfish, rimando a
tre settimane fa. Lo sviluppo interessante è che Microsoft ha bloggato in modo molto dettagliato e interessante sull’eliminazione di Superfish dai computer in vendita.
Rob Griffiths, ex Macworld, ha meritoriamente compilato un foglio di calcolo con
tutte le varianti possibili di Watch.
C’è grande attenzione sulla durata della batteria di iWatch e credo che dipenda dall’attenzione che si è finito per porre sulla batteria di iPhone. Telefonate, foto, video, Internet, app, Bluetooth, push e alla fine l’energia non basta mai.
Articolo estremamente stimolante di Horace Dediu di Asymco. Negli anni ottanta la decisione di comprare un computer atteneva alla curiosità intellettuale e il messaggio di Apple su Mac come bicicletta per la mente era sostanzialmente razionale.
Il valore del
milione e mezzo di app su App Store non sta nel numero impressionante: altrimenti avrebbero avuto ragione, nell’età della pietra, quelli che accusavano Mac di avere pochi programmi.
È stato annunciato un
MacBook completamente nuovo, che sfida i sensi per quanto è piccolo e leggero, con una serie di novità che in altri tempi avrebbero fatto parlare per settimane come notizia principale. Il trackpad ha compiuto un salto tecnologico; la tastiera pure; la batteria anche; la ventola… è sparita. Dentro un involucro che pesa meno di un chilo e supera di poco il centimetro nel punto di massimo spessore.