Tutto può sempre cambiare, ma oggi Apple è un gigante tecnologico di dimensioni che raramente si sono viste. iPhone da solo è un business più grosso dell’intera Microsoft, quasi duecento miliardi in denaro pronta cassa (relativamente, perché intrappolato fuori dagli Stati Uniti in buona parte, ma certo non è virtuale), soprattutto l’azienda è in grado di essere la più capitalizzata del mondo senza monopolizzare alcun mercato – anzi – e anche se pochi lo notano sta procedendo a passi di entità notevole nel ricomprarsi le proprie azioni.
Altri la chiamerebbero lettera aperta, ma visto che riguarda il software libero, perché no. Premesso che:
Si può capire da questo articolo del
San Francisco Gate che come mandare avanti le scuole nella Bay Area è oggetto di discussioni anche accese.
Una volta andava di moda contare i programmi per le piattaforme. Sei uno sfigato perché oltre ai cento programmi che usi ce ne sono solamente centomila che non usi. Io invece non ne uso più di un milione!
Il tempo di scrivere su Amazon la recensione di un orologio-calcolatrice Casio da quindici dollari per
equipararlo a watch.
La scorsa mezzanotte è stato aggiunto all’orario ufficiale un secondo in più, per compensare il rallentamento della rotazione della Terra. Una specie di secondo bisestile, che però non viene aggiunto a scadenza fissa come l’anno bisestile, bensì quando si ritiene opportuno.
Ci ho investito niente più che una manciata di minuti e si vede tutto, ma questo è l’inizio del principio di un embrione di un foglio elettronico dentro emacs, cosa che preconizzavo
qualche pagina fa.
Per un attimo credevo di avere trovato un Mud (Multiuser Dungeon) ancora più vecchio di
British Legends. Poi ho verificato meglio e il primato di longevità resiste: il software data addirittura al 1978.
Ci sono numerosi motivi per i quali, se sparisse OS X, adotterei FreeBSD, Linux, Darwin, letteralmente qualsiasi cosa tranne Windows. Per la più parte sono motivazioni sottili, che vanno spiegate e comprese, specifiche, talvolta esoteriche. Ma in fondo basta leggere.
Un tempo Steve Jobs dichiarò che Apple si trovava all’intersezione tra la tecnologia e le arti liberali e una eco di questa affermazione si può vedere nelle novità che sono Apple Music e Apple News: servizi curati da umani.