È luogo comune che Mac non sia il luogo migliore per giocare. Per i miei gusti non ci sono problemi – giochi di ruolo, roguelike, strategici, rompicapo, multiplayer – e non sento il bisogno di cercare altro, anche se da ogni parte mi si dice che un PC è tutt’altra cosa.
Già detto di come la privacy su certi computer Windows sia
carne di porco per come è trattata dai produttori hardware, va dato atto a Microsoft di
adoperarsi per tutelarla lato software.
Metto da parte la programmazione consueta perché ho ricevuto una cartolina. Di quelle di una volta, stampate. Con l’immagine di un Apple IIc.
A Pasqua viene naturale fare gli auguri accompagnandoli con un easter egg, sorprese nascoste in un programma. Calendario ha deciso di darmi una doppia mano.
Prima che venissero presentati iPhone SE e iPad Pro, l’
evento Apple di lunedì scorso ha dedicato spazio ingente al
lavoro di Apple sulle energie rinnovabili, all’annuncio di
CareKit in affiancamento a ResearchKit e a qualcosa cui non siamo proprio abituati, in Italia.
Mi dicono
la partita ormai è il web, l’intelligenza artificiale, i robot, le auto senza guidatore, non certo vendere i telefonini fatti dai cinesi.
Accennavo al pubblico
ansioso di sentirsi dire quello che vuole sentirsi dire. Questa tremenda tendenza trova un altro apice, nell’idea che Apple abbia perso la spinta innovativa.
Sostengo strenuamente che iPad può sostituire un Mac nella gran parte delle attività computazionali quotidiane, fatto salvo l’ovvio, tipo l’indisponibilità di InDesign o cose così.
La segnalazione mi arriva da
Mario che ringrazio, anche se non so se veramente avrei voluto ascoltare la sequenza di banalità, scontatezze e luoghi comuni che è venuta fuori da
Radio24, per l’occasione ribattezzata Radio Cicaleccio, con rispetto per le cicale.
Dal minuto 36:10, sembra di sentire due che scelgono i carciofi al mercato e intanto parlano di Apple, con la medesima attenzione (rispetto per il mercato, per chi vende al mercato, per chi compra, per i carciofi).
Si segnala un
malware in grado di infettare apparecchi iOS genuini, non sottoposti a jailbreak e privi di certificati di autenticazione aziendali (che a volte sono vulnerabili ad abusi).