Almeno dritto
Ricevo, pubblico e ne ringrazio Vittorio:
Di passaggio alla Stazione Termini di Roma.
Ricevo, pubblico e ne ringrazio Vittorio:
Di passaggio alla Stazione Termini di Roma.
All’amico Blue, per il quale oggi i personal computer sono monopolio di Mac OS e Windows. Linux lost in action, segnalo che si sono appena festeggiati i venti anni di OpenBsd.
Piccolo sfoghino dell’una di notte. Tra Facebook, Twitter, posta privata, chat e incontri casuali ho incontrato un nostalgico di HyperCard e ho letto che Apple ha smesso da tempo di produrre portatili, che una volta c’era più scelta e adesso si rimane obbligati tra Windows e Mac – come se non esistessero, per dire, un Chromebook OS o un Linux o un FreeBsd – e poi naturalmente Apple merda (tutto in maiuscolo), potevi spendere meno e avere una Gpu migliore e così via.
Sono appena usciti i nuovi iPhone, i nuovi iMac, iOS, OS X, Watch OS, Apple TV, quello che si vuole. Eppure sono straconvinto che l’aggiornamento più significativo di tutti sia iWork.
Subito dopo il cambio di batteria per Magic Trackpad, è arrivato quello per la Wireless Keyboard II.
È cosa nota che in Ibm stiano entrando quantità consistenti di Mac, nell’ordine delle decine di migliaia di unità.
Altro cambio di batteria su Magic Trackpad, per una durata di 211 giorni, undicesimo data point che porta a una media di 159 giorni e spiccioli.
Quelli che pensano solo agli iCosi e intendono lasciare morire Mac hanno presentato un nuovo iMac che rispetto al primo, quello color Bondi Blue, presentato nel 1998, vanta quattordici milioni di pixel in più, grafica sessantaduemila volte più veloce, oltre trecento volte la potenza di elaborazione, mille volte più Ram e un disco di capienza settecento volte superiore.
Riccardo ha ragione da vendere quando lamenta la mancanza di editor di testo piacevoli ma semplici, che non siano Office, per modificare rapidamente un documento Rtf. Cioè per fare qualcosa che su Mac è semplicissimo anche senza mai avere scaricato una app, vista l’esistenza di TextEdit.
Tanto di cappello a Federico Viticci per avermi fatto scoprire una eccezionale recensione, ma soprattutto Austin Mann, straordinario recensore della fotovideocamera di iPhone.