Immagino che se scrivessi qualcosa come segue, passerei per un odiatore di Windows.
Può darsi che tu stia tenendo una presentazione davanti a un pubblico consistente. Oppure che stia affrontando un esame online. O ancora, che stia lavorando a un progetto con una scadenza serrata.
A Windows non interessa.
Windows prenderà il controllo del tuo computer, lo aggiornerà a forza e premerà automaticamente il tasto reset, senza che tu possa fare alcunché una volta partita la procedura.
Se non hai salvato il tuo lavoro, è perso. Le finestre del tuo browser se ne sono andate. E non aspettarti che duri poco; a seconda della velocità del tuo disco e della consistenza dell’aggiornamento, potrebbero essere dieci minuti o anche più di un’ora.
Secondo questo
articolo di Reuters, Apple è più tignosa e pignola che mai nel pretendere specifiche e materiali di eccellenza per il suo nuovo campus a forma di corona circolare, quattordicimiladuecento posti nella più grande struttura al mondo chiusa da vetrate curvilinee.
C’è qualche ritardo e qualche spesa in più del previsto, anche perché varie aziende di costruzione si sono ritirate o sono state sostituite, nell’impossibilità di soddisfare i requisiti posti da Apple.
Uno dei principî cardine del design, e la ragione fondamentale per avere una Apple, è levare la complessità dall’esperienza di utilizzo.
I pionieri, abituati a computer semplici, amano la loro complessità perché sono cresciuti mettendoci dentro le mani per sopravvivere. Se avevi un Mac negli anni ottanta ed eri bravo,
ResEdit (che permetteva l’editing delle risorse interne di programmi e sistema) era quasi una medaglia al valore e c’era chi ci passava nottate a esplorare, personalizzare, divertirsi.
Ci eravamo soffermati sul trimestre estivo dei computer da tasca, quando Apple aveva conseguito da sola
più del cento percento dei profitti disponibili. Tutti gli altri avevano lavorato in perdita.
Il trimestre di Natale è andato assai “peggio” per Apple: “solo” il
92 percento dei profitti con il 18 percento delle vendite.
Altre aziende che hanno fatto soldi a Natale vendendo telefonini intelligenti: Samsung (nove percento), Sony (uno percento), BlackBerry (uno percento). Il totale è superiore a cento perché gli altri, complessivamente, hanno perso denaro con apparecchi che non recuperano quello che sono costati. Ci si era soffermati su LG (
duecento milioni di dollari in fumo).
Lorescuba invia immagine del banco di regia di un
noto locale a ridosso della Milano-Venezia, in zona Trezzo sull’Adda.
Non lo sanno quei tecnici, però Apple li ha abbandonati. Attendiamo notizie dai fabbricanti del mixer.

Si parlava di iPhone 7 che, nonostante le critiche,
ha venduto molto bene (parlerò più avanti della questione dei record legati alla lunghezza del trimestre).
Ci sarebbe anche watch, sbertucciato perché non farebbe numeri importanti e non servirebbe ad alcuno, giusto per banalizzare due tra le critiche più comuni.
In realtà pare potrebbero vendersi
circa tanti watch quanti Mac. Secondo Tim Cook, quello natalizio è stato
il miglior trimestre di sempre per watch.
Complotto! Apple ha annunciato fatturato e unità vendute record per iPhone, ma per via di come funziona il conteggio fiscale ha approfittato di un prenatalizio che, invece delle tredici settimane ordinarie, ne ha comprese quattordici.
Se contiamo gli iPhone venduti per settimana, c’è un calo, altro che record. Bugia, inganno, disinformazione,
fake news.
Per legge le aziende americane devono conteggiare un trimestre come composto da tre mesi oppure da tredici settimane. Questa organizzazione costringe ogni qualche anno a registrare straordinariamente un trimestre “bisestile”
di quattordici settimane.
Molte grandi squadre, come i New Englands Patriots, imparano a esercitare la propria superiorità attraverso una gestione molto efficiente della partita. Imparano cioè a vincere di misura, ma vincere sempre o quasi sempre, senza sprecare sforzi aggiuntivi oltre all’essenziale.
Queste squadre chiudono il loro ciclo con una partita dove gli avversari improvvisamente rendono inadeguata la gestione efficiente di cui sopra. La disabitudine a compiere sforzi straordinari costa la partita decisiva. Questo è quanto NON è accaduto ai Patriots, che hanno visto i Falcons correre il doppio di loro, ma hanno applicato la loro economia di gestione e hanno raggiunto i supplementari, per vincere, dopo essere stati in uno svantaggio apparentemente tombale. Quelli che non hanno visto che cosa succedeva sono stati i Falcons.
Mediamente chiunque collega Apple e
Super Bowl attraverso lo spot pubblicitario
1984. È meno nota invece la connessione tramite Hal, l’intelligenza artificiale di
2001: Odissea nello spazio.
La lettura di
questo articolo colma ampiamente la lacuna. Raccomandato per riempire le pause di gioco durante la partitissima, oppure in luogo dello halftime show di Lady Gaga.
Non ho favoriti ma mi piace in partenza l’idea del confronto tra una squadra presente molto spesso al Super Bowl e una molto poco, chi gioca per confermarsi e chi per affermarsi. Madden
pronostica la vittoria di misura dei primi, con i punti decisivi nel finale di partita, e se ha ragione ci sarà da divertirsi, più dell’
anno scorso.
Nel trimestre natalizio iPhone ha superato se stesso con oltre settantotto milioni di unità vendute, oltre le previsioni di chiunque a cominciare dagli analisti, nove scontrini al secondo, un volume (fisico) di affari pari a quello di
seicentotrenta carri armati. È tornato a essere la marca di computer da tasca più venduta al mondo, davanti a Samsung. Non se ne erano mai venduti così tanti, a dispetto di chi descrive il mercato come saturo.