Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

15 feb 2017

Neanche si avvicinano

Grave errore oggi: ho dedicato a Facebook più di sette minuti.

Mi sono trovato a discutere di uranio impoverito, dei numeri di versione di macOS e di tutta una serie di altre sciocchezze.

Nel frattempo Marco aveva usato Facebook in modo migliore, con la sua testimonianza diretta di uso di iPad Pro e Apple Pencil.

Ce ne sono tante, di alternative: da quelle più economiche (Wacom Creative Stylus più tablet qualsiasi) a quelle più costose (i nuovi tablet Wacom da 16”), ma semplici e intuitivi come Apple Pencil e iPad Pro non ce n’è. Not even close.

14 feb 2017

Invisi ai naviganti

Mi dispiace per la foto, poco chiara a causa dei sobbalzi dell’auto, la scarsa luce e l’obsolescenza dei mezzi.

Si intravede comunque il navigatore di serie del veicolo indicare un orario di arrivo che si discosta di un’ora da quanto indica iPhone, su un viaggio di due ore.

Aveva ragione iPhone, poiché circa un quarto d’ora più tardi il navigatore di serie ha aggiustato il proprio orario di arrivo. Ma un quarto d’ora è tanto, o è lento, secondo come si vuole interpretarlo.

13 feb 2017

O paghi o ti aggiorno

Immagino che se scrivessi qualcosa come segue, passerei per un odiatore di Windows.

Può darsi che tu stia tenendo una presentazione davanti a un pubblico consistente. Oppure che stia affrontando un esame online. O ancora, che stia lavorando a un progetto con una scadenza serrata.
A Windows non interessa.
Windows prenderà il controllo del tuo computer, lo aggiornerà a forza e premerà automaticamente il tasto reset, senza che tu possa fare alcunché una volta partita la procedura.
Se non hai salvato il tuo lavoro, è perso. Le finestre del tuo browser se ne sono andate. E non aspettarti che duri poco; a seconda della velocità del tuo disco e della consistenza dell’aggiornamento, potrebbero essere dieci minuti o anche più di un’ora.

12 feb 2017

Sta nei dettagli

Secondo questo articolo di Reuters, Apple è più tignosa e pignola che mai nel pretendere specifiche e materiali di eccellenza per il suo nuovo campus a forma di corona circolare, quattordicimiladuecento posti nella più grande struttura al mondo chiusa da vetrate curvilinee.

C’è qualche ritardo e qualche spesa in più del previsto, anche perché varie aziende di costruzione si sono ritirate o sono state sostituite, nell’impossibilità di soddisfare i requisiti posti da Apple.

11 feb 2017

Semplice e complesso

Uno dei principî cardine del design, e la ragione fondamentale per avere una Apple, è levare la complessità dall’esperienza di utilizzo.

I pionieri, abituati a computer semplici, amano la loro complessità perché sono cresciuti mettendoci dentro le mani per sopravvivere. Se avevi un Mac negli anni ottanta ed eri bravo, ResEdit (che permetteva l’editing delle risorse interne di programmi e sistema) era quasi una medaglia al valore e c’era chi ci passava nottate a esplorare, personalizzare, divertirsi.

10 feb 2017

Non ce n’è per tutti

Ci eravamo soffermati sul trimestre estivo dei computer da tasca, quando Apple aveva conseguito da sola più del cento percento dei profitti disponibili. Tutti gli altri avevano lavorato in perdita.

Il trimestre di Natale è andato assai “peggio” per Apple: “solo” il 92 percento dei profitti con il 18 percento delle vendite.

Altre aziende che hanno fatto soldi a Natale vendendo telefonini intelligenti: Samsung (nove percento), Sony (uno percento), BlackBerry (uno percento). Il totale è superiore a cento perché gli altri, complessivamente, hanno perso denaro con apparecchi che non recuperano quello che sono costati. Ci si era soffermati su LG ( duecento milioni di dollari in fumo).

9 feb 2017

Professione regia

Lorescuba invia immagine del banco di regia di un noto locale a ridosso della Milano-Venezia, in zona Trezzo sull’Adda.

Non lo sanno quei tecnici, però Apple li ha abbandonati. Attendiamo notizie dai fabbricanti del mixer.

Banco di regia con Mac

8 feb 2017

Ora secondi a nessuno

Si parlava di iPhone 7 che, nonostante le critiche, ha venduto molto bene (parlerò più avanti della questione dei record legati alla lunghezza del trimestre).

Ci sarebbe anche watch, sbertucciato perché non farebbe numeri importanti e non servirebbe ad alcuno, giusto per banalizzare due tra le critiche più comuni.

In realtà pare potrebbero vendersi circa tanti watch quanti Mac. Secondo Tim Cook, quello natalizio è stato il miglior trimestre di sempre per watch.

7 feb 2017

La pulce bisestile

Complotto! Apple ha annunciato fatturato e unità vendute record per iPhone, ma per via di come funziona il conteggio fiscale ha approfittato di un prenatalizio che, invece delle tredici settimane ordinarie, ne ha comprese quattordici.

Se contiamo gli iPhone venduti per settimana, c’è un calo, altro che record. Bugia, inganno, disinformazione, fake news.

Per legge le aziende americane devono conteggiare un trimestre come composto da tre mesi oppure da tredici settimane. Questa organizzazione costringe ogni qualche anno a registrare straordinariamente un trimestre “bisestile” di quattordici settimane.

6 feb 2017

Chi non lo ha visto

Molte grandi squadre, come i New Englands Patriots, imparano a esercitare la propria superiorità attraverso una gestione molto efficiente della partita. Imparano cioè a vincere di misura, ma vincere sempre o quasi sempre, senza sprecare sforzi aggiuntivi oltre all’essenziale.

Queste squadre chiudono il loro ciclo con una partita dove gli avversari improvvisamente rendono inadeguata la gestione efficiente di cui sopra. La disabitudine a compiere sforzi straordinari costa la partita decisiva. Questo è quanto NON è accaduto ai Patriots, che hanno visto i Falcons correre il doppio di loro, ma hanno applicato la loro economia di gestione e hanno raggiunto i supplementari, per vincere, dopo essere stati in uno svantaggio apparentemente tombale. Quelli che non hanno visto che cosa succedeva sono stati i Falcons.