Dopo un numero di cadute e maltrattamenti effettivamente eccessivo, con un principio di piegatura della scocca, danni alla protezione esterna della fotocamera e una crepa a tutta larghezza dello schermo touch, iPhone 5 ha segnalato che era il momento di prendere provvedimenti: lo schermo touch si è staccato dal corpo durante una telefonata, mettendosi praticamente a penzolare.
L’unità ha lavorato per 1.548 giorni, quattro anni più quasi tre mesi, direi non male per un iPhone, specie così malridotto.
A colloquio con un amico che ha ricevuto per lavoro una massiccia quantità di file Word, con l’estensione .doc del tempo che fu.
Anteprima vede perfettamente il contenuto dei file: sono lunghe tabelle di più pagine, strutturate su tre colonne.
Pages, però, nell’aprirli mostra solo la terza colonna; le prime due spariscono. Anche LibreOffice. Anche TextEdit. Anche un Pages ’09.
Certo, si tratta di una tabella con tre colonne, ma è una tabella con tre colonne.
Mi dispiace per i radi aggiornamenti di questi giorni e, tra oggi e domani, quasi certamente mi sarà impossibile provvedere. Conto di riprendere un ritmo più regolare entro il fine settimana e mi scuso con tutti nel frattempo.
Il mio Mac, comunque, non è ancora esploso.
MacStories dedica una recensione ricca e interessante a Raw Power, una estensione di Foto che mette a disposizione di chi li volesse strumenti di regolazione e modifica essenzialmente simili a quelli disponibili su Aperture, il programma professionale per l’amministrazione delle librerie fotografiche che a un certo punto Apple ha lasciato al suo destino.
A volte è un peccato terminare un software, altre volte è un tradimento, o ancora può trattarsi di una decisione forzata, tuttavia c’è anche spazio per le prese d’atto.
Operativo da aprile, il nuovo campus
si chiamerà Apple Park e conterrà un auditorium da mille posti intitolato a Steve Jobs.
Un esercito incattivito e avido
cinge d’assedio la capitale della Baviera allo scopo di invadere i sistemi informatici della pubblica amministrazione locale con Windows e Office.
Mi trovo bene con Apple quando mi propongono opportunità che non sapevo di volere. Non lo ha inventato Steve Jobs: avrò citato mille volte Henry Ford (che poi è frase apocrifa) con il suo Se avessi chiesto ai miei clienti che cosa volevano, avrebbero risposto: un cavallo più veloce.
Servisse una dimostrazione per negazione dell’opposto, Zte ha avuto una grande idea: chiedere ai clienti che cosa avrebbero voluto in un computer da tasca.
Supporti, formati, [dati](( https://macintelligence.org/posts/2017-02-19-gli-asparagi-e-l-immortalita-dei-dati/) in generale. Ahimé, niente è per sempre. Tocca occuparsene regolarmente, con cura e dedizione. Vedo gente lavare l’auto tutti i sabati che sembra uscita da una sala operatoria. Poi si siede davanti alla tastiera e niente, lì deve vigere l’autoconservazione: creo un bit, adesso fatti vostri e guai al mondo se sparisce.
Spiegato perché si tratti di una pia illusione, giusto una curiosità finale: oggi 20 febbraio 2017, il sistema più garantista sulla conservazione dei dati è il cloud.
Discussa l’impossibile immortalità, ma sarebbe meglio dire immutabilità, dei supporti e dei formati, rimane la questione al cuore del problema.
Come posso conservare i miei dati per sempre?
Già detto che per sempre è una illusione (l’universo in cui ci troviamo finirà, o ricomincerà, o tutt’e due le cose, ma sempre con un reset totale), rimane la più umana aspirazione di più a lungo possibile.
Il problema è che siamo umani e quindi riusciamo solo a praticare soluzioni umane: imperfette, fallibili, precarie.
Mio papà aveva una discreta collezione di disegni vettoriali realizzata con AppleWorks, programma che dopo varie peripezie dentro e fuori di Apple non esiste più da anni.
Alcune forme di documenti AppleWorks si recuperano agevolmente con una edizione ’09 di iWork (Pages, Numbers, Keynote), ma non i disegni vettoriali.
Fortunatamente esiste EazyDraw. Bisogna acquistare una versione precisa del software, che è ancora in grado di leggere quei documenti. Successivamente, volendo, si può aggiornare alla versione più moderna di EazyDraw, che offre tante cose in più ma perde quella compatibilità, esattamente come l’hanno persa i nuovi Pages, Numbers e Keynote.