Anche quest’anno Austin Mann si è sobbarcato la fatica di collaudare a livello professionale la fotocamera del nuovo iPhone e, dopo
Guatemala,
Ruanda e
Svizzera, gli è toccata la faticaccia di
un viaggio a Zanzibar.
Dobbiamo capirlo e apprezzarne lo spirito di sacrificio.
Battute a parte, Mann scrive che da un aggiornamento esse di iPhone non si aspetta di solito grandi cose, ma stavolta i progressi della fotocamera sono huge (ingenti, enormi). A proposito della funzione di Smart Hdr:
Ho già versato a suo tempo la quota di nostalgia richiesta per poter
parlare di Myst, che stando a FastCompany*
ha compiuto venticinque anni ahimé ieri.
Forse per necessità di trovare a tutti i costi qualche cosa di nuovo su un argomento già coperto, l’articolo si avventura su una strada bizzarra cercando di montare una polemica secondo me risibile su come il gioco di Cyan abbia creato problemi all’allora fiorente mercato delle avventure testuali.
Scrive
Andrew Cunningham per Ars Technica:
Collaudo iOS su sistemi vecchi da sei anni e non ho mai visto una versione che migliorasse effettivamente le prestazioni su hardware datato. Al meglio, aggiornamenti come iOS 6, iOS 9 e iOS 10 non hanno peggiorato le cose più di tanto; al peggio, aggiornamenti come iOS 7 e iOS 8 hanno fatto sentire davvero vecchi apparecchi che lo erano. Chiunque disponga di un apparecchio vecchio può aggiornarlo con sicurezza a iOS 12 senza preoccuparsi della velocità, ed è una gran cosa. E anche sui sistemi più recenti si noterà un miglioramento (il mio iPad Air 2, che con iOS 11 aveva cominciato a mostrare la sua età, va alla grande con iOS 12).
Diffido delle funzioni di sistema legate alle abitudini personali e così ero scettico nei confronti di watch e del suo sistema di cerchi da completare facendo movimento, facendo esercizio e trovando modo di stare in piedi durante il giorno.
Mi sono ricreduto nel tempo. Il sistema è rilassato e rilassante; invece che dare ordini, tende a suggerire nel tempo buone abitudini. In nessun caso mi sono trovato a consultare febbrilmente watch per vedere a che punto erano i cerchi e invece il riepilogo del lunedì mattina è diventato una piacevole abitudine. È una cosa buona, insomma.
Huawei provoca le persone in fila per l’acquisto di iPhone, con la
distribuzione di batterie supplementari
https://appleinsider.com/articles/18/09/21/huawei-trolls-apple-by-handing-out-power-banks-to-customers-waiting-in-line-for-an-iphone-xs accompagnate dal messaggio Ti serviranno.
Samsung
non si tira indietro, quando c’è da sfottere Apple.
Sono anche cose divertenti che fanno parlare, però spostano poco o niente in termini concreti.
Odyssey è del 1987, trentuno anni fa. John Sculley non passerà alla storia come il migliore amministratore delegato di Apple, ma nel libro racconta come arrivò a un passo dalla vetta di un gigante quale Pepai: inventò una strategia che cambiava le regole del gioco e colse impreparata Coca-Cola. Fu così che il numero due riuscì in clamoroso sorpasso.
Il grande vantaggio di poter usare un computer da tasca con
la pubblicità dentro il menu delle impostazioni.
Io vorrei vederli acquistare il frigorifero, con la stessa logica del device. Apri l’anta per prendere il latte e ci riesci solo dopo lo spot Milka, per dire.
C’è stato molto tempo per preoccuparsi dello stato di salute dell’automazione individuale nell’ecosistema di Apple, ma ora che c’è iOS 12 si può almeno essere sicuri che su iOS c’è vita, ottima e abbondante: come
si scriveva a giugno, Apple ha completato in modo positivo e incoraggiante il processo di integrazione della app Workflow, comprata apposta.
Workflow è diventata Shortcuts — Comandi in italiano – e Apple ha pubblicato un’ottima
guida all’uso, semplice e completa.
Pochi giorni e John Gruber ha già scritto su Daring Fireball del suo
test con il nuovo iPhone XS.
Il riassunto è che, arrivando da un iPhone precedente al modello X, si tratta di un aggiornamento da prendere in considerazione. Arrivando da un iPhone X, c’è un miglioramento decisivo in un’area singola: foto e video.
Nell’articolo appaiono un paio di confronti fotografici che levano ogni dubbio. La parte degna di nota è che Gruber ha voluto capire come sono stati raggiunti i nuovi livelli di qualità.
Mi è capitato recentemente di sentir dire che chi usa Apple sia una specie di monomaniaco perché mal sopporta l’uso di sistemi operativi diversi.
Non entro del merito delle cose alternative che si possono fare in termini di sistema operativo, da Linux in giù. Continuo a usare la mia macchinetta virtuale per fare esperimenti e pasticci con
FreeBSD, ma non conta: di questi tempi basta perfino il gratuito
VirtualBox per accendere decine di macchine diverse, con i sistemi operativi più disparati.
Una ragione per stare dietro a Daring Fireball è che John Gruber, quando si impegna, scriverà cose impossibili da leggere altrove, e diritte al punto. Come nelle sue
riflessioni e osservazioni all’indomani della
presentazione degli iPhone 2018 e di watch Series 4.
Un paio di passaggi (che saranno tre, al solito). Su Apple Park:
Sospetto che Apple voglia essere conservativa nell’uso [dello Steve Jobs Theater] per gli eventi. […] Dubito che mai lo useranno per più di un paio di eventi pubblici l’anno. È straordinario pensare a quanto hanno speso per costruire una struttura che intendono usare solo una manciata di volte ogni anno (contando anche gli eventi interni).