Breve storia della nuvola
Dai cassetti virtuali è saltato fuori senza motivo speciale il comunicato del lancio di Amazon S3.
Dai cassetti virtuali è saltato fuori senza motivo speciale il comunicato del lancio di Amazon S3.
Fa gran piacere leggere un pezzo intitolato La fine di Windows, particolarmente se è documentato e preciso come quello su Stratechery. Non sarà mai abbastanza presto ma sta accadendo. Soprattutto accade da dentro Microsoft, dove il primo a rendersi conto che il futuro aziendale dipende sempre più da altri fattori è proprio l’amministratore delegato. Il quale, invece di imporre scelte impopolari, ha operato con astuzia per fare sì che il gruppo di lavoro stesso si rendesse conto da solo di non essere più il punto di riferimento di una volta.
Raramente si legge di informatica senza essere… informati che c’è il cambiamento continuo, costante, travolgente, niente è come era un minuto fa.
Se fosse solo una questione di vendere qualche macchina in più, Apple avrebbe apprestato una versione economica di MacBook per le scuole. In futuro forse lo farà, ma come prima mossa ha presentato un iPad che riconosce Apple Pencil, monta una versione di Pages orientata alla creazione di eBook ed è potente a sufficienza per la realtà aumentata. Il tutto al prezzo più basso che si possa avere per un iPad con contorno di software per l’amministrazione della classe e duecento gigabyte di iCloud.
Ora che Apple si avvicina al trilione di dollari di capitalizzazione si moltiplicano gli articoli che spiegano come funziona il meccanismo. In altre parole, copiare la formula sta diventando facile; il problema però è la massa critica. Questo articolo su Medium illustra perfettamente le dinamiche di successo di Apple dal lato oscuro: il riflesso condizionato, articolato in tre fasi, di chi la critica o ne critica i prodotti su base pregiudiziale.
Ogni tanto capita di leggere uno stratega della rete che vorrebbe, tipo, iTunes su Linux o iWork su Android, e adduce ragioni a suo dire assai profonde che invece si riducono alla stessa: voglio il valore senza doverlo pagare.
Se fosse una festa normale avrei un post elaborato di auguri e pure un pesce di aprile. Invece ho una figlia che entra nel quarto mese e, direttamente e indirettamente, contribuisce a un combinato disposto di potenza formidabile che succhia qualsiasi momento di qualità. Ho grandi auguri da porgere e un sacco di cose da scrivere. Inizia anche a liberarsi ora del tempo e per chi ha pazienza arriverà tutto.
Per una volta una cosa buona che arriva da un’analista, per la precisione Carolina Milanesi che scrive Apple rinnova il suo amore per l’istruzione e non per il mercato dell’istruzione.
Stanno arrivano i cloni di Airpods, a opera di Huawei; lo scrive The Verge in Gli aspiranti AirPods di Huawei sono belli e si portano bene.
Curioso comportamento di un vecchio iPhone 4S oramai trascurato anche dalla figliolanza e rimasto per tutta la scorsa estate senza alimentazione.