La prova provata di tante sciocchezze che si ripetono incessanti riguardo all’indispensabilità di Office è l’esistenza nel sito
Avvocati e Mac di ampia, avanzata e chiarissima documentazione di uso di
LaTeX,
Markdown e
Pandoc, adoperati per produrre con Mac e iOS atti di valore giudiziario dei quali, per forza di cose, non è facile improvvisare tipografia e impaginazione.
Direi anzi che questa è la testimonianza definitiva.
Grazie a
Francesco per avermi segnalato l’intervento di Bruce Schneier, guru della sicurezza, a proposito dei siti malevoli scoperti da Google e
capaci di infettare un iPhone con la semplice visita:
Quest’anno il Threat Analysis Group di Google ha scoperto una piccola quantità di siti manomessi per essere usati come vettore di attacchi contro i visitatori, allo scopo di installare software di monitoraggio. Si stima che i siti ricevano migliaia di visitatori ogni settimana.
Leolandia è un posto dove genitori eroi (esclusi i presenti) portano i bambini a sognare.
L’audio di uno degli spettacoli era alimentato da un
PowerBook G4 Titanium.

Uno dei migliori Mac della mia vita, con cui effettivamente ho potuto sognare per molto tempo. Tutto si tiene.
Di norma non incrocio blog e
canale Slack (le porte sono sempre aperte per chi volesse chiacchiere vane di grande qualità, vane a mia colpa e qualità per merito degli inquilini), però si parlava ultimamente di
Mailchimp e vorrei dire due cose in proposito più pubblicamente. Magari possono servire.
Per il distratto, Mailchimp è una piattaforma per gestire newsletter, invii di posta elettronica a destinatari in numero elevato. Liste fino a duemila indirizzi sono gratis e da lì in avanti si paga.
Uno di quelli che ti fanno amare il Terminale anche se non ci sei abituato è Brett Terpstra. Basta guardare come, altre magie dell’articolo escluse, automatizza
l’inserimento in un comando dell’argomento usato nel comando precedente.
Più facile a guardare che a dirlo. E c’è una spiegazione di come funziona la history di bash relativamente ai comandi appena digitati che veramente non avevo letto da nessuna altra parte. Complimenti.
Il progetto venne cancellato e tolsero i computer ai programmatori, che però lavoravano in un ambiente rilassato con poca o nessuna pressione produttiva.
La cancellazione era dovuta ai difetti del progetto, troppo ambizioso, mal documentato, uscito dai vincoli di budget prima che si potesse vedere alcunché di apprezzabile. I programmatori sapevano tuttavia di potere fare meglio di quello che c’era.
Trovarono un computer inutilizzato in un altro reparto, ben più modesto nelle specifiche. Misero a frutto le loro caparità e riuscirono a produrre autonomamente gli strumenti essenziali di un sistema operativo, strumenti che presto iniziarono a essere usati dagli altri reparti.
Ho avuto il privilegio di leggere Giulio a proposito della recente decisione di FileMaker Inc. di
rispolverare il nome Claris e annunciare una strategia tutta nuova.
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È la prima volta a mia memoria che Apple acquisisce qualcosa e la passa a FileMaker (normalmente sempre trattata come un oggetto separato, sia come risorse che come fatturato).
FileMaker sta valutando la possibilità di eseguire codice Javascript direttamente (e supporta direttamente JSON da due versioni).
Da qui al 2021 47.100 studenti e 4.900 insegnanti di Glasgow
riceveranno gratis un iPad. Tutti.
Ciascuno sarà responsabile della propria macchina, che li aiuterà lungo il loro corso di studi.
Sappiamo che il 90 percento dei posti di lavoro in Scozia implica attività digitali e i nostri studenti saranno bene equipaggiati al momento di entrare nel mondo professionale.
Cosa interessante è che a passare gli iPad alla città di Glasgow non è Apple, ma un gruppo informatico canadese. Il costo dell’iniziativa è sui trecento milioni di sterline.
Mi mancavano un po’ gli interventi di Horace Dediu su Asymco e sono rimasto soddisfatto.
Apple Car(d) riesce a catturare la realtà di Card con una analisi non pedestre, al contrario della quasi totalità di quanto si possa leggere in giro.
Perché la capacità principe di Dediu è contestualizzare.
Il vecchio cliché vuole che ci vengano promesse auto volanti ma si finisca per avere x, dove x sta per qualcosa di più banale o elementare. […] Lo si dice usualmente per svalutare gli sviluppi della tecnologia neggli ultimi decenni. Invece di costruire grandi cose, si costruiscono minuzie. L’ironia è che x spesso diventa qualcosa di ubiquo e popolarissimo. Magari genera molto profitto e potrebbe persino cambiare i comportamenti. In verità, le alternative alle auto volanti sono sovente idee migliori.
Tendi a conoscere il funzionamento delle cose intorno a te e, quando sei in vacanza, puoi ritrovarti circondato da cose aliene, delle quali scopri il funzionamento per la prima volta o per breve tempo. L’esperienza complessiva colpisce per lo stato comatoso in cui versa il design delle cose di ogni giorno.
Ho accostato perfettamente al casello autostradale, uno di quelli automatici. Il lettore del Bancomat era ai limiti della mia apertura alare e ho completato la manovra a fatica. Per una persona brevilinea sarebbe stato impossibile, senza alzarsi in piedi dentro l’auto o scendere. È la prima volta che mi capita, ma non dovrebbe essercene una. Chi ha posizionato quel lettore era confuso, distratto o cattivo dentro.