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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

15 ago 2019

Farsi del bene

La quiete di Natale ha un sottofondo di voci, attività; quella di Ferragosto è mortale e sembra di stare nel deserto anche in mezzo a quattordici file di ombrelloni.

Gli auguri suonano sempre un po’ retorici; più di quelli, ho un pensiero per i tanti con cui ho un rapporto di amicizia attraverso queste pagine e i tantissimi con i quali non ho mai parlato, anche se lo farò volentieri alla prima occasione.

14 ago 2019

Pensieri chiaramente oziosi

Ci si avvicina pericolosamente a Ferragosto e mi avvicino innocuamente con la famiglia all’estremo nordest italiano, per raggiungere un docente universitario che tanto tempo fa ma è una lunga storia. Non c’è da stupirsi che scriva dal letto di un alberghino apprezzato con iPad Pro e che per la testa girino riflessioni non proprio profonde. Del tipo.

Vorrei riuscire a vincere Brogue prima di settembre. Solo che è una bestia difficile da domare, almeno per me. Gira anche su iOS.

13 ago 2019

Quasi per gioco

Un corollario della nostalgia per HuperCard e compagnia è il desiderio di trovare programmazione semplice da affrontare, con la quale poter fare subito qualcosa, superando la fase dei mattoni da costruzione stile Automator su Mac o Comandi rapidi su iOS.

È agosto, i buoni propositi si fanno adesso. Tempo di considerare Swift. Dopo cinque anni di sviluppo è un linguaggio maturo e pronto a tutto.

Quando mi ci sono cimentato, che era uscito da pochissimo, in tre mesi ero diventato in grado di scriverci sopra un libriccino. E non sono un programmatore.

12 ago 2019

Nuove carte da giocare

Ieri erano trentadue anni dal primo annuncio di HyperCard, programma che ho molto amato e che, come è giusto fare con ciò che si ama veramente, bisogna saper lasciare andare per girare pagina.

È un invito agli ultimi nostalgici. Ce ne sono ancora diversi. La storia del programma è senza dubbio affascinante, ma che cosa ci lascia effettivamente in eredità HyperCard, ora che le orazioni funebri sono diventate vecchie pure loro, in rete si trovano tutte le risorse possibili e immaginabili per pasticciare con gli stack in assenza del software e quest’ultimo è emulabile via browser?

11 ago 2019

Cose che si sentono poco

Se gli AirPods fossero il prodotto di una società dedicata, quella società sarebbe ben posizionata tra le prime 500 della classifica di Fortune, davanti a nomi come Foot Locker, Motorola, Amd.

Poi uno dice che sono sciocchezze, che manca l’innovazione, che non nascono prodotti di rilievo, che sono solo cuffiette. Beh, starei a sentire interessato la spiegazione di come creare cuffiette sciocche, non innovative, e venderne cinquanta milioni di esemplari in un anno.

10 ago 2019

Come canne da giardino

Per la serie Letture tanto epiche quanto futili adatte al mese di agosto consiglio la storia di come è nato il comando Unix pipe.

Pensando al mondo informatico di oggi appaiono come situazioni inconcepibili. Doug McIlroy, di lì a poco responsabile dei laboratori Bell nei quali è nato Unix, che scrive dovrebbe esserci un sistema di congiungere tra loro i programmi come si fa con le canne da giardino. Nel 1964.

9 ago 2019

La pazienza e i dati

È sempre tempo guadagnato leggere le statistiche sugli hard disk installati presso BackBlaze e anche l’ultimo appuntamento è stato all’altezza delle aspettative.

Il campione in esame contiene all’incirca centoottomila dischi rigidi, di cui vengono tenuti in conto i malfunzionamenti. Si possono leggere cose come questa:

Questi dischi [Toshiba MG07ACA14TA da quattordici terabyte) hanno avuto una partenza ballerina, con sei guasti nei primi tre mesi di utilizzo. Da allora si è verificato solo un altro guasto e il secondo trimestre 2019 è stato immacolato. Il risultato è che il tasso di guasti annuale di questi dischi è sceso a uno 0,78 percento molto rispettabile.

8 ago 2019

Un nome, nessuna garanzia, ma una intuizione

Ammetto che se le novità si limitassero al cambio di nome da FileMaker a Claris sarei preoccupato più che solleticato nelle mie nostalgie.

Leggendo il post dell’amministratore delegato, però, si colgono sostanza e una grande intuizione:

Invece di una singola offerta, costruiremo una raccolta di servizi mirati al potenziamento di chi risolve quotidianamente problemi.

È quello che vado scrivendo da anni con l’idea dell’automazione personale e che – non per niente occupa una carica come amministratore delegato di Claris – lui ha saputo esprimere con molta più precisione e sintesi.

7 ago 2019

Le cinque gambe

Chi si ricorda che Apple basava troppo del proprio fatturato su iPhone e che quindi rischiava la dannazione una volta sparita la gallina dalle uova d’oro, ha avuto la conferma che si trattava di aria al vento. Nell’ultima relazione trimestrale, iPhone è passato dal cinquantasei al quarantotto percento del business aziendale.

Niente fuoco eterno, perché il fatturato, per quanto di un banale uno percento, è cresciuto.

28 lug 2019

Il blocco ex sovietico

La vecchia Microsoft doveva propagare Windows a tutto l’universo conosciuto calpestando qualunque cosa si trovasse sul proprio cammino. Quella nuova, chiamamola nuova, ha bisogno di fagocitare l’universo dentro la propria infrastruttura cloud e lascia, diciamo, liberi di usare qualsiasi cosa, purché dietro ci sia la sua mano amorevole. Diciamo.

Il nuovo non meglio del vecchio, neppure marginalmente, ed ecco un primo indizio. Tra gli appetiti della bulimica Microsoft figurava GitHub, la comunità indipendente degli sviluppatori, che ora indipendente non è più. E se ti capita di stare in un Paese sottoposto a sanzioni dagli Stati Uniti, GitHub ti taglia servizi essenziali.