Da qui al 2021 47.100 studenti e 4.900 insegnanti di Glasgow riceveranno gratis un iPad. Tutti.
Ciascuno sarà responsabile della propria macchina, che li aiuterà lungo il loro corso di studi.
Sappiamo che il 90 percento dei posti di lavoro in Scozia implica attività digitali e i nostri studenti saranno bene equipaggiati al momento di entrare nel mondo professionale.
Cosa interessante è che a passare gli iPad alla città di Glasgow non è Apple, ma un gruppo informatico canadese.
Mi mancavano un po’ gli interventi di Horace Dediu su Asymco e sono rimasto soddisfatto. Apple Car(d) riesce a catturare la realtà di Card con una analisi non pedestre, al contrario della quasi totalità di quanto si possa leggere in giro.
Perché la capacità principe di Dediu è contestualizzare.
Il vecchio cliché vuole che ci vengano promesse auto volanti ma si finisca per avere x, dove x sta per qualcosa di più banale o elementare.
Tendi a conoscere il funzionamento delle cose intorno a te e, quando sei in vacanza, puoi ritrovarti circondato da cose aliene, delle quali scopri il funzionamento per la prima volta o per breve tempo. L’esperienza complessiva colpisce per lo stato comatoso in cui versa il design delle cose di ogni giorno.
Ho accostato perfettamente al casello autostradale, uno di quelli automatici. Il lettore del Bancomat era ai limiti della mia apertura alare e ho completato la manovra a fatica.
Era solo mezza notizia, quella della crescente pignoleria di Apple verso l’uso di batterie non originali nei propri apparecchi.
L’altra mezza notizia è che viene allargato il numero degli operatori indipendenti autorizzati a compiere riparazioni su apparecchi Apple. I riparatori avranno accesso a tutti gli strumenti, le parti di ricambio e le documentazioni di Cupertino. In più dovranno essere certificati e superare una serie di esami.
Apple diventa pignola sulle batterie.
Ho appreso con soddisfazione delle modifiche apportate ad Angband in versione 4.2.0. Se, tra tanti pregi, uno dei difetti del gioco stava in una certa meccanicità dell’interazione, ora molto è cambiato.
Molte cose possono accadere che vanno ben oltre il semplice incontro dei mostri e relativo combattimento. I ragni tessono tele, i ranger posano bersagli fantoccio per sviare i mostri, i maghi possono assorbire energia magica da oggetti magici, i ladri possono derubare i mostri e c’è molto altro ancora nella direzione di una maggiore imprevedibilità.
Almeno una volta a settimana ringrazio BBEdit per la sua copertura delle regex, espressioni regolari, i codici per cercare e sostituire testo in modo evoluto.
Su GitHub si trova un compendio delle regex come le intende BBEdit molto pratico e comodo rispetto all’aiuto del programma, ineccepibile ma di interfaccia antica (se Apple volesse adeguare l’aiuto in linea del software al ventunesimo secolo, non mi offenderei).
Non esiste uno standard per le regex ma BBEdit è allineato alle realizzazioni più comuni e quindi la paginetta potrà aiutare anche chi preferisce altri editor.
Passati cinque anni, scrive Uproxx, è tempo di ammettere di avere esagerato nelle nostre reazioni verso Apple che aveva regalato a tutti i nostri telefoni un album degli U2.
A me pareva di avere scritto più o meno la stessa cosa un lustro fa. Mica per sembrare intelligente a scoppio ritardato; solo per dire che bastava il buonsenso.
È tempo di rendere più pubblica che sia possibile la politica di WebKit in tema di prevenzione del tracciamento della navigazione da parte dei siti web.
Prima d mtutto c’è una bella spiegazione di che cosa significhi tracciamento della navigazione e che tipi di tracciamento vengono impiegati. Poi c’è la dichiarazione di intenti di WebKit:
Trattiamo l’aggiramento delle misure antitracciamento con la stessa serietà applicata verso lo sfruttamento delle vulnerabilità nella sicurezza.
Si sta creando qualche polemica in virtù del fatto che Apple inizia a essere pignola sul fatto che i suoi apparecchi utilizzino le sue batterie e non altre, sedicenti compatibili.
CNBC ha un ottimo riassunto della situazione. Personalmente mi limito a osservare che una batteria dentro un MacBook Pro o un iPhone non è una sorta di grossa Duracell che prendi e cambi a piacere. È un computer dedicato pieno di software, che comunica con sensori a bordo delle macchine, sulle quali girano sistemi operativi scritti tenendo conto delle peculiarità di quelle batterie.
Quando le parole non sono abbastanza, gli insegnanti trovano un linguaggio comune attraverso iPad.
È una storia confezionata direttamente da Apple, quindi di parte. Eppure è tremendamente credibile. In tutta Europa arrivano ragazzi che devono imparare la lingua del Paese in cui risiedono. Favorevoli o contrari all’immigrazione, è interesse totalmente comune che lo facciano bene, in fretta e senza penalizzare chi la lingua la conosce già.
Insegnanti dalla Germania e dalla Svezia, nazioni capofila del fenomeno, mostrano come un iPad in mano ai ragazzi, con i giusti contenuti, porti a risultati percettibilmente migliori dei metodi tradizionali.