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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

27 ago 2019

Una versione per attirarli

Ho appreso con soddisfazione delle modifiche apportate ad Angband in versione 4.2.0. Se, tra tanti pregi, uno dei difetti del gioco stava in una certa meccanicità dell’interazione, ora molto è cambiato.

Molte cose possono accadere che vanno ben oltre il semplice incontro dei mostri e relativo combattimento. I ragni tessono tele, i ranger posano bersagli fantoccio per sviare i mostri, i maghi possono assorbire energia magica da oggetti magici, i ladri possono derubare i mostri e c’è molto altro ancora nella direzione di una maggiore imprevedibilità.

Compaiono inoltre nuovi mostri, ma soprattuto nuove classi da giocare e persino due nuovi regni magici, natura e ombra. La rigiocabilità, già alta, è ancora superiore. Chi conosceva a memoria classi e incantesimi può trovare vere novità da scoprire.

Lo sviluppo è stato condotto nell’ascolto della comunità degli appassionati e si è registrato un consenso generale sull’idea che le migliorie andassero per quanto possibile verso una maggiore e migliore tolkienizzazione del gioco. Un bell’indizio che la crescita è sana.

Per portare qualcuno a scoprire i roguelike, Angband è più che mai una scelta di qualità. Per veterani che magari avevano perduto interesse, è l’occasione di imbarcarsi nuovamente nell’esplorazione sotterranea.

Se solo lo mettessero anche su iOS.

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