Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

7 mar 2020

Classe economica

Uno studio afferma che i computer da tasca di vertice Android si deprezzano al doppio della velocità di iPhone.

Oh bella, dirà qualcuno, come mai, dal momento che dentro sono tutti uguali e fanno le stesse cose?

Probabilmente la risposta è che sono un po’ uguali anche fuori, come succede con i computer da polso: Oppo Watch copia watch per offrire una alternativa su Android.

Chissà che valore può avere un design adottato senza sapere il perché, purché costi meno.

6 mar 2020

Trascrittori che cambiano il mondo

La lettura del weekend è composta da due letture, fornite da Riccardo che con pazienza ha trascritto due splendide interviste, una a Steve Jobs e una a Larry Tesler, uscite dai documentari della serie The Machine That Changed The World.

Non sempre c’è tempo e modo per guardare i filmati originali da cui provengono le interviste e con l’inglese parlato c’è chi fatica più che con quello scritto. E poi, con il testo, ce la si cava anche con un iPhone in poltrona senza perdere niente

5 mar 2020

Che cos’è il futuro

Si può rispondere in tanti modi a come vediamo il futuro, o fatichiamo a vederlo.

C’è però un modo troppo facile, che non mi piace, sa di vecchio. Come sempre, di vecchio mentale, non fisico.

Supponiamo per esempio che Seti@Home vada in ibernazione per avere raccolto, al momento, tutti i dati che gli servono e quindi voglia dedicare ogni risorsa alla loro analisi.

Il futuro è guardare la pagina di tutti i progetti Boinc e scegliere il prossimo. Se no, c’è Folding@Home per esempio.

4 mar 2020

Sotto assedio

Vacanza di un giorno dai temi consueti perché ho scoperto un blog con una serie di post dedicati alla logistica dell’assedio di Gondor (questo è il primo post) nel Ritorno del Re secondo le versioni del libro e quelle del film di Peter Jackson.

TL;DR: Tolkien ha lavorato bene e Jackson, considerati i vincoli di tempo che aveva, ha fatto ragionevolmente il possibile e va benvoluto anche se perde in verosimiglianza.

Più che altro, per purissima coincidenza stamattina ero a guardare alcune scene de La Compagnia dell’Anello. Ho sentito Gandalf indicare a Frodo la locanda del Cavallino impennato e ho pensato con malinconia ai nostri guai italiani con una brutta nuova traduzione del testo di Tolkien quando nel mondo in lingua originale possono prendersi il lusso di fare le pulci alla logistica degli eserciti nella Terra di Mezzo.

3 mar 2020

Solo i diversi sopravvivono

Da tempo sostengo che in quest’epoca scrivere a livello professionale, ma non solo, implica la padronanza dei sistemi di formattazione, produzione e distribuzione del testo. A parte i grandissimi e i vendutissimi, la figura dello scrittore che pensa unicamente a scrivere, senza curarsi di come verrà trattato il proprio testo da quel punto in avanti, non è più credibile, un po’ come quella di un musicista che pensi solo a suonare nell’indifferenza da che cosa scaturisce dal mixer.

2 mar 2020

And the winner is

Dopo il test sui candidati presidenziali democratici americani, basato unicamente sulle scelte tipografiche della propria propaganda elettorale, Matthew Butterick ha applicato la stessa regola ai film nominati per il premio Oscar: unico metro di valutazione, l’eleganza e la riuscita della tipografia della locandina.

Non dico chi ha vinto, ma pare – non l’ho visto – sia un bel film e la coincidenza non è necessaria, ci mancherebbe, però nemmeno del tutto casuale.

1 mar 2020

Non si interrompe uno streaming

Anni fa si tenne un referendum per levare la proprietà di Retequattro a Mediaset e uno degli slogan dei favorevoli era non si interrompe un’emozione, nel senso che la pubblicità di Retequattro e delle altre televisioni commerciali spezzava l’incanto della visione.

Niente rispetto a quanto si può vedere vent’anni e passa dopo, se uno intende seguire un programma di televisione generalista in streaming invece che in digitale terrestre o via satellite.

29 feb 2020

Il privilegio di poter dire no

Apprezzo l’idea di un eventuale tastiera per iPad con trackpad incorporato, che farà benissimo a tante persone con disabilità e risolverà numerosi casi particolari. Soprattutto consentirà a me di farne a meno.

Se accadesse l’inverso, ossia mettessero uno schermo touch in un MacBook Pro, mi arrabbierei. Mi sarebbe possibile evitarlo solo con il boicottaggio di MacBook Pro, cosa che oggi mi lascerebbe indifferente visto che in mobilità utilizzo iPad. Tuttavia una volta usavo Mac e vorrei restare libero di cambiare ancora idea in futuro.

28 feb 2020

Più grand di Drang

Leggevo il pezzo di Dr. Drang sulla sua ricerca di una buona tastiera meccanica che non fosse troppo meccanica e approvavo completamente il suo pensiero: Apple Wireless Keyboard. Da anni è il centro del mio flusso di produzione e la uso con Mac quando sono alla scrivania per passarla a iPad quando sono in giro e dispongo di un appoggio per la tastiera. Non è la migliore mai prodotta da Apple, ma è ottima e alla fine, quando scrivo con una tastiera fisica, uso sempre la stessa, con memoria dei tasti comprensibilmente notevole; se sono rilassato, riesco a scrivere bene anche al buio nonostante la tastiera manchi di retroilluminazione. È come se fosse diventata un prolungamento dei polpastrelli.

27 feb 2020

Rischio compagnia

Dopo un quarto di secolo di Internet e poco meno di web, per trovare buone comunità online quasi sempre si finisce per passaparola; Facebook è poco efficace e anche quando si incappa in qualcosa di potenzialmente valido, spesso prevale il clima da social, con le battute salaci, la polarizzazione, le cazzate un tanto al chilo, quelli arrivati da Marte e chi riesce a impiegare solo frasi fatte.

I gruppi Slack sono tipicamente buoni; anche solo per il fatto di usare Slack, cioè un programma diverso dall’ovvio e dal banale, equivale a una scrematura.