Ventitré anni fa Steve Jobs cominciava il suo primo giorno di lavoro in Apple dopo essere stato acquisito assieme alla sua NeXT.
Un’azienda allo sbando ne acquisiva una di sostanziale insuccesso, per quattro soldi (quattrocento milioni sono nulla rispetto, per esempio, alla acquisizione plurimiliardaria del business cellulare Nokia da parte di Microsoft), capitanata da un manager ai tempi cacciato dall’amministratore delegato che egli stesso aveva convinto personalmente a occuparsi di Apple.
Su Tiobe, uno dei più seguiti indici di popolarità dei linguaggi di programmazione, si è appena assistito a uno storico passaggio di consegne: Swift è salito dal ventesimo al decimo posto in classifica mentre Objective-C scendeva, per coincidenza altamente simbolica, dal decimo al ventesimo.
Dopo che cinque anni Apple ha annunciato Swift come successore di Objective-C, la popolarità del secondo è immediatamente crollata (era terzo), ma il primo ha semplicemente cominciato una lenta ascesa, da molto in basso.
Così, se fosse vero, nel 2019 si sarebbero venduti più di trenta milioni di watch contro meno di ventidue milioni di orologi svizzeri, nel senso letterale della definizione. Con il trend di watch in crescita del trentasei percento, e l’altro in calo del tredici percento.
Sicuramente il segmento di lusso non ha grossi problemi. Ma per una Swatch o una Tissot si ha l’impressione che stia per scadere, appunto, il tempo.
Dopo tanti anni e dopo tante sciocchezze lette rispetto ai prodotti di Apple, ora tocca leggere sciocchezze riguardo alle serie TV di Apple. Segno dei tempi e immagino quanti si lamentavano per come i Mac venivano trascurati, perché Apple pensa solo a iPhone…
Non è sfuggita a John Gruber l’accoppiata New York Post più Wall Street Journal.
Secondo il primo, Tim Cook scriveva annotazioni sui copioni, dirette presumibilmente a registi e produttori.
Avevamo già parlato di quella oscura e insignificante azienda di nome Sap che si ostina a usare Mac contro ogni logica aziendale, del secolo scorso eh, ma pur sempre logica.
C’è un aggiornamento, a firma Martin Lang, figura di mezza tacca come può esserlo un Vice President Enterprise Mobility:
The number of SAP colleagues who chose a Mac as their primary computer has doubled over the last 15 months, it's at almost 26K now with 82% of them running the latest macOS Catalina #lifeatsap pic.
Il rituale della visione in diretta del Super Bowl LIV è stato molto più semplice da realizzare e più godibile nella fruizione rispetto agli anni passati.
Per questo 2020 i canali italiani erano più che adeguati, tra Dazn e Mediaset, ma volevo avere il commento originale e anche le pubblicità. Il linguaggio commerciale del Super Bowl è caratteristico e merita almeno la possibilità di un’occhiata; la sua mancanza costituisce la lacuna principale di qualunque diretta italiana.
Rimango favorevole ai font monospaziati per la programmazione che applicano le legature al codice per renderlo più leggibile.
Registro però l’opposizione di pesi massimi della tipografia come Matthew Butterick.
L’obiezione è doppia. La prima parte è quella dove l’aspetto del codice dovuto al nuovo font può indurre in inganno un altro che legga, se un simbolo – per via di una variazione tipografica – può sembrarne un altro.
Qui è più che altro questione di gusti, credo.
In questi giorni mi sono misurato con una certa intensità verso due macchine burocratiche: quella statale e quella ecclesiastica.
A parte qualsiasi altra considerazione, semplicemente sul confronto tra due macchine burocratiche, quella ecclesiastica surclassa l’altra a mani bassissime per esperienza utente, tempi e soddisfazione del cliente.
La ciliegina sulla torta, per modo di dire, è quando entro in municipio e il totem che distribuisce i numerini è bloccato.
C’è una piccola umanità che si raduna attorno alla macchina, borbottano, confabulano, sembra che nessuno sappia realmente che cosa fare.
La cantante Billie Eilish ha appena vinto quattro premi Grammy e stabilito un paio di record per essere la più giovane ad averlo fatto.
Il pezzo di Engadget diffonde dettagli sul setup casalingo usato da lei e dal fratello per realizzare i differenti livelli di suoni e strumenti da inviare all’ingegnere del suono per il montaggio finale dell’album. Si tratta di hardware e software per un migliaio di dollari, compreso Logic Pro X.
I miei lati buoni li devo al basket. Ho provato a proseguire a restare fedele alla copertura di mondo Apple e dintorni, solo che oggi mi fermo comunque per ventiquattro secondi a ricordare Kobe Bryant e gli altri passeggeri sull’elicottero. Può parlare Tim Cook in mia vece.
Devastated and heartbroken by the passing of Kobe Bryant. I admired his athletic prowess from afar and his humanity close up. He was an original.