Fatico a comprendere come ricercatori in Apple abbiano potuto impegnare tempo e attenzione sulla dimostrazione che gli Llm non sono capaci di ragionare. È una cosa che abbiamo visto, messo alla prova e constatato tutti, dal plurilaureato alla terza media. Questa frase sta in un paper:
Nell’aggiungere informazione apparentemente rilevante e effettivamente inutile alla formulazione di un problema, dimostriamo cadute sostanziali delle prestazioni (fino al sessantacinque percento). Questo rivela una falla critica nella capacità dei modelli di discernere l’informazione rilevante per risolvere i problemi, probabilmente perché il loro ragionare non è formale nel senso comune del termine e si basa per lo più sul riconoscimento di schemi.
Dopo le peripezie legalpiratesche del turbolento rapporto tra Wordpress e WP Engine, che sta somministrando a WordPress la sbobba normalmente erogata da quest’ultimo al web, adesso abbiamo Wikipedia che si ritrova a vedersi propinata la sua stessa medicina.
È infatti appena nato il WikiProject AI Cleanup: un gruppo di editor che si è dato la missione di tenere Wikipedia libera dallo slop, lo spam generato dalle presunte intelligenze artificiali generative.
Ma che maghi sono quelli di Asahi Linux, che fanno girare in via preliminare giochi Windows su Apple Silicon, come Fallout 4, Cyberpunk 2077, Hollow Knight?
Preliminare significa che ancora non si raggiungono certamente i canonici sessanta fotogrammi per secondo. Questa è però la prima versione del complesso lavoro di emulazione e virtualizzazione necessario, nel quale l’obiettivo primario è la correttezza. Più avanti, quando il funzionamento sarà a regola d’arte, il team si concentrerà sulle prestazioni.
Scrive Jason Scott su Mastodon:
Qualcuno sta attaccando via DDOS (Distributed Denial of Service) Internet Archive e per questo siamo down da ore. Secondo il loro Twitter, lo stanno facendo per il gusto di farlo, semplicemente perché possono. Niente dichiarazioni, niente idee, niente richieste.
Nel frattempo, abbiamo letteralmente soccorso quattrocentomila dissertazioni che rischiavano di andare distrutte per sempre.
Lo so che suona come un’enormità, specialmente con la cronaca quotidiana che tocca leggere da quasi tre anni, ma un attacco gratuito e stolido contro Internet Archive al solo scopo di divertirsi a farlo è classificabile come crimine digitale contro l’umanità.
La lite tra Wordpress e WP Engine a chi gioca al ribasso nel modo più sporco è diventata una faida su cui torneremo perché succedono cose indicibili.
Intanto, una parola sullo sviluppo: secondo il padre padrone di WordPress Matt Mullenweg, Automattic – la sua azienda, con cui controlla la creatura – contribuisce allo sviluppo e alla crescita di WordPress con tremilanovecento ore di lavoro alla settimana. WP Engine ne dedicherebbe invece non più di quaranta.
Nel raccontare la sfida delle capacità umane contro il gioco Tetris citavo le informazioni a disposizione a gennaio:
Si dice che, tecnicamente, non sarebbe impossibile trovare un modo di fare funzionare Tetris fino al livello duececentocinquantacinque, terminato il quale il gioco tornerebbe al livello zero, in una specie di rinascita alla fine di un ciclo di vita, e che intelligenze artificiali sarebbero al lavoro per dare la caccia al record definitivo.
Diciamo che vantarsi di avere scritto un milione di parole in otto anni sul proprio blog è anche un po’ tirarsela.
Personalmente preferisco ammirare persone come Dave Winer, qualsiasi numero di parole abbiano prodotto. Oggi il blog di Winer compie trent’anni e chiunque pretenda di avere cominciato prima di lui, specie pensandolo come un blog, è un millantatore.
Anche perché, nel contempo, Winer ha prodotto probabilmente più righe di codice che parole nel suo blog.
Si può essere tranquillamente sostenitori dell’ecosistema Apple e tifare per la prosperità del mondo open source, che in un certo senso è l’assicurazione sulla vita digitale. Comunque vadano le cose, c’è una piattaforma comune che non fa distinzioni di provenienza e facilita l’accesso alle tecnologie da parte di molte persone in più.
L’open source inoltre tiene nel settore menti straordinarie che si troverebbero a disagio nelle aziende commerciali oppure che le disdegnano per principio (quando non per averle provate).
Un’interfaccia per ghermirli
e nel buio incatenarli.
Tolkien era così avanti che nel Signore degli anelli ha inserito una potente allegoria sulle interfacce utente.
A un certo punto in azienda spariscono l’umiltà, la logica del servizio, l’attenzione al design, come funziona. Sostituiti da brama di potere, hubris e ambizione dirigenziale.
È il momento in cui la tentazione del potere diventa irresistibile, in cui si vara il progetto dell’interfaccia unificata, valida per tutti gli apparecchi.
Come, come? Matt Birchler ha scritto un milione di parole negli scorsi otto anni?
Dilettante.
(Con rispetto, eh. Le sue sono pagate).