Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

6 lug 2021 -

La fortuna aiuta gli Audacity

Esempio potente della necessità del software libero. Audacity, apprezzato editor audio in sviluppo da molti anni, è stato comprato da Muse Group e, da preziosa risorsa open source, è diventato uno spyware poco raccomandabile. Gli acquirenti, infatti, hanno aggiunto al programma tutta una serie di acquisizioni di dati dell’utilizzatore, oltre a una licenza d’uso che presenta diverse ambiguità.

Il tema della legittima acquisizione dei dati degli utenti per migliorare il software, qui non attacca: ci vuole molta fantasia per spiegare come il mio indirizzo IP possa aiutare lo sviluppo di un software che lavora offline.

5 lug 2021 -

Pulita, benedetta e subito

Non mi ero reso conto prima di quanto sia preciso, conciso e chiaro il blog di Erica Sadun e del beneficio che può portare a una persona interessata allo scripting.

Erica va dritta al punto con estrema linearità e sintesi. Inoltre ha una facilità soprannaturale nel variare il taglio degli interventi. Scorrere la pagina home per una dozzina di post ha quasi il valore di un corso.

Un esempio: controllare la condivisione schermo dalla riga di comando. O anche creare un servizio di conteggio parole, sul quale Dr. Drang ha ricamato da par suo, aggiungendo un sacco di migliorie e rifiniture.

4 lug 2021 -

L’abitudine non fa il monaco

Praticamente tutti hanno criticato con forza il nuovo assetto di interfaccia di Safari per iOS 15 e macOS Monterey, perché la barra in basso non va bene, condensare schede e campo URL in una sola riga svantaggia chi usa tante schede, perché varie funzioni sono più difficili da trovare o più lontane da raggiungere in termini di clic eccetera.

Va segnalata l’eccezione che conferma la regola: M.G. Siegler su 500ish che si pronuncia in difesa del nuovo Safari.

3 lug 2021 -

Scendere in campo

Se a qualcuno capiterà di andare verso il Giardino delle Farfalle sopra Cessapalombo: qualunque cosa dicano le mappe, restare sulla strada asfaltata. Ci dicono che l’errore commesso da noi lo hanno compiuto in tanti per via di una particolarità del percorso e noi ce la siamo cavata bene, ma non è garantito.

Anche perché è un posto (delizioso) dove la frase non c’è campo ha ancora un significato concreto e, se capita di dover inviare un messaggio o telefonare prima di scendere in pianura, per farlo bisogna impegnarsi veramente.

2 lug 2021 -

Uniti dal silicio

La pubblicazione del blog riprenderà, con gli arretrati del caso, martedì 6 luglio.

È stato confortante leggere John Voorhees su MacStories che dà conto delle prime notizie interessanti sulla beta pubblica di Monterey. Meno rispetto alla mia tentazione di provare le beta stesse e più per il quadro di insieme.

Le prime impressioni di Voorhees si intitolano infatti l’inizio di una nuova era e fanno cenno a una sorta di trilogia dei sistemi, iniziata con Catalina e proseguita con Big Sur, che segnano la transizione di macOS verso una situazione nuova, in cui la maturazione di tutte le linee di prodotto porta verso la comparsa di migliorie significative in modo trasversale tra Mac, iPad e iPhone; al tempo stesso, è arrivato il momento in cui le migliorie stesse possono impattare in modo interessante anche sulle altre piattaforme, come succede per esempio per SharePlay o per i Comandi rapidi che, su Mac, riconoscono anche AppleScript e Automator, inverando le previsioni più ottimistiche di chi sperava in novità positiva sul fronte dell’automazione.

1 lug 2021 -

L’ora alfa per le beta

Breve sondaggio: qualcuno ha intenzione di installare le beta pubbliche dei nuovi sistemi operativi per iPhone, iPad, Mac, watch…?

Apple mi ha colto un po’ di sorpresa perché sono ancora a lavorare in località amene con qualche vincolo al download di ingenti masse di dati. Ma appena torno sotto l’ombrello di una connessione stabile, la tentazione è forte.

Per ora si può lasciare un commento dalla pagina apposita di Muut per QuickLoox. I commenti torneranno disponibili in calce ai post appena possibile.

30 giu 2021 -

L’importante è partecipare

Cominciano a brevissimo i Giochi. Diverse discipline, atleti singoli e a squadre uniti sotto vessilli nazionali, competizione che porta a un vincitore e a una classifica ma affratella e riunisce.

Parlo naturalmente dei Polympics, le olimpiadi di Polytopia.

Lancio l’appello a chi giocasse abbastanza forte da poter degnamente rappresentare l’Italia. Sono un giocatore discreto ma non memorizzo, faccio esperimento, prendo strade a volte solo divertenti e non produttive, per cui non riesco a perseguire indefessamente l’obiettivo citius, altius, fortius.

29 giu 2021 -

La coperta di Linus

In attesa che qualcuno realizzi davvero la mappa della libertà, per fortuna c’è chi si dà da fare per difendere la libertà di codice. Su qualcosa il software libero dovrà pure girare.

Per fortuna c’è quel computer chiuso, proprietario e inaccessibile che si chiama Mac, per il quale – come avranno fatto? – è iniziato il supporto di Linux relativamente ai sistemi con chip Apple Silicon. (Scrivo Apple Silicon perché a breve scrivere M1 non sarà più comprensivo di tutta l’offerta). Linus Torvalds e compagni hanno iniziato a coprire quello che sarà l’ultimo avamposto di libero pensiero informatico.

28 giu 2021 -

Oltre le regole

Quanto vale saper applicare lo scripting al computing di ogni giorno?

Uno dei vanti di Hey.com, che costa novantanove dollari l’anno, è la capacità di fare screening della posta elettronica in modo da semplificare l’esclusione di messaggi indesiderati.

Dr. Drang ha fatto una cosa del genere con Keyboard Maestro e poi, non soddisfatto, l’ha replicata in puro AppleScript per andare oltre le regole di Mail applicate manualmente.

Keyboard Maestro costa trentasei dollari. Hey.com offre un sacco di altre funzioni, naturalmente. Si potrebbe argomentare, abbastanza biecamente, che una buona conoscenza di AppleScript vale qualche decina di dollari, moltiplicata per i casi in cui la si mette a frutto.

27 giu 2021 -

La luna e il boccione

È arrivato persino il New York Times a porsi il problema della creatività aziendale stimolata, o meno, dalla presenza in ufficio e dagli incontri casuali davanti al boccione dell’acqua o alla macchinetta del caffè.

La risposta del quotidiano è, semplifico, non ci sono dati a sostegno della presenza in ufficio. Viene citata anche l’opinione di Tim Cook, con la quale veniva motivata la posizione Apple di richiedere la presenza per tre giorni la settimana, a parte eccezioni.