Finché ce n’è
Se io facessi trading, con questi chiari di luna mi fregherei le mani e inizierei a comprare azioni Apple finché ce n’è.
Se io facessi trading, con questi chiari di luna mi fregherei le mani e inizierei a comprare azioni Apple finché ce n’è.
Si capisce che la situazione sia scappata un po’ di mano quando un ingegnere di Google si mette a scrivere a chiunque che il generatore di chatbot di Google è diventato senziente e ha lo spessore psicologico di un bambino di sette o otto anni.
In questo periodo ho spesso a che fare con bambini di quell’età e garantisco che rispetto a un chatbot hanno decisamente qualcosa in più. Ma basta anche meno; già prima dei cinque anni – se si pone attenzione all’esprimersi di un bambino – se ne vedono delle belle.
Stasera in casa ci sono oltre trenta gradi.
Mac mini M1 è appena tiepidino. È in casa da inizio anno e ancora devo sentire il rumore delle ventole.
L’anno scorso di questo periodo, il mio Mac mini Intel muggiva e dovevo limitare al massimo il numero di app aperte se volevo riuscire a lavorare.
Alla fine Apple ha risolto brillantemente il problema del surriscaldamento dei computer. Ha progettato un chip che non scalda e un computer per farlo funzionare tranquillo.
Problema aritmetico: dati ventisette adulti e ventiquattro bambini riuniti alla cena di classe di fine anno, premesso che i ventiquattro bambini mangiano un menu univoco mentre i ventisette adulti scelgono tra cinque varianti e che una singola persona ha anticipato una caparra da ripartire tra le famiglie (alcune delle quali presenti in blocco e alcune parzialmente), posto che il locale non accetta conti separati, quanto tempo/persona occorrerà per effettuare un pagamento senza errori?
In principio era GitHub, che nel costruire un deposito di software libero aperto a tutti si era creata alcuni in casa, tra i quali l’editor di testo Atom: libero, aperto, modulare, estensibile, ci fai quello che vuoi (frase che nel mondo tecnologico porta sempre con sé presagi oscuri).
Microsoft si è comprata GitHub, il deposito principale di software libero. E, dopo avere garantito l’indipendenza del nuovo acquisto, si è data a diverse operazioni ambigue di censura, installazioni nascoste di repository e altro. (Autopubblicità: se scrivi Microsoft GitHub nel campo di ricerca del blogghino, escono tanti risultati e almeno i primi otto sono cogenti. Un grazie a Mimmo che ci ha lavorato alla grande).
Chiaramente tutti si dedicano agli annunci di Wwdc.
Sarebbe carino che qualcuno si dedicasse ai rumor che si è speso a dibattere su Internet e si cono rivelati inesistenti e ammettesse di essere un ciarlatano. Carinissimo se qualcuno delle legioni che spendono tempo e attenzione su queste cose si dichiarasse intellettualmente al livello del gossip sulla Royal Family o sugli attori delle serie televisive. So che è chiedere troppo.
Nessuno si è minimamente focalizzato sugli aspetti comunicativi del format, che a me invece sembrano interessanti e dovrebbero forse esserlo per aziende che fatturano un centesimo di Apple, magari candidate a rubare un paio di dritte. In fin dei conti più darsi che Apple qualcosa di comunicazione lo abbia capito.
La congettura di Cheshire sui numeri primi è stata provata come vera. Questo numero primo palindromo da ventimila e una cifra è stato trovato dopo nove giorni, otto ore, cinquantatré minuti e quarantaquattro virgola quattro secondi di elaborazione da parte di un processore M1 Max di Apple.
The Cheshire prime conjecture, @GoblinQChesh, has been proven to be true. This 20001 decimal digit palindrome prime was discovered by @landonnoll
on 2022 June 06 after 9 days, 8 hours, 53 minutes and 44.4 seconds of Apple M1 Max processor time. pic.twitter.com/fovBscrqea
Non ho ancora visto il keynote di Wwdc in forma completa dall’inizio alla fine in condizioni di tranquillità e però credo di avere capito un senso possibile dell’evento.
Che non è la parte strettamente tecnica dell’evento, per la quale rimando volentieri a Misterakko, autore di un’ottima spremuta di annunci.
Durante Wwdc Apple comunica agli sviluppatori (devo farti venire voglia di scrivere app) e al mondo (cose egregie che abbiamo messo a punto per farti venire voglia di comprare un device).
Tutti sanno già tutto dei presunti annunci di Wwdc (che si dimostreranno invariabilmente diversi dalle sparate appena si lascia la sfera dell’ovvio) ma lasciamo i frustrati a frustrarsi; io mi collego per quanto possibile (per la famiglia è orario critico) e sarò sullo spazio Slack collegato a questo blog. Chi avesse voglia, mandi un indirizzo email a commento di questo post per ricevere un invito no strings attached.
A livello di contenuti e annunci, ognuno ha i suoi desideri; ho trovato interessanti i pensieri di Riccardo.
Nel chiacchierare del miglioramento di Mappe constatato (quindi sancito) da xkcd, penso che ognuno di noi ha la sua esperienza negativa e la sua esperienza positiva.
La mia negativa l’ho accennata l’anno scorso, quando per seguire l’itinerario online ho mancato un cartello fisico decisivo e mi sono ritrovato a seguire Mappe su un sentiero di montagna che anche con un fuoristrada sarebbe stato a senso unico, salvo soccorso alpino.
L’esperienza positiva è del 2019, quando ancora Mappe non era buona come ora, e riguarda un percorso a piedi.