Siccome era del tutto imprevisto, non c’erano le condizioni di un esperimento, le verifiche, le controprove.
Però in mezzo alla strada, in tarda serata, un parente mi ha chiesto se si poteva guardare un momento del Festival.
Ho lanciato Raiplay e la app ha detto qualcosa tipo serve una connessione Internet, a sottintendere che il Festival non potevo guardarlo.
Mi sono accorto allora che iPhone era in modalità aereo. Strano, perché può essere accaduto solo mentre lo mettevo nella tasca del giaccone, o nell’estrarlo.
Eravamo un po’ preoccupati per le sorti di Warren Buffett e in generale di Berkshire Hathaway.
Invece, dopo quattro trimestri consecutivi, nell’autunno 2024 non ha venduto neanche una azione di Apple.
Si è stimato che, grazie alle vendite di titoli Apple, Berkshire Hathaway abbia lasciato sul tavolo trentacinque miliardi di dollari e qui ci si cominciava a preoccupare per la posizione pensionistica di Warren.
Bello vedere che, anche alla sua età, sia stato capace di cambiare strategia.
Ho messo un po’ di tempo a scalfire la superficie di Typst per capire se possa veramente funzionare come un sistema di composizione di testo più semplice di TeX e più evoluto di tutto quello che sta sotto, dai word processor classici in poi, arrivando fino a soluzioni come Compositor che una volta di più vogliono dare a TeX o LaTeX la semplicità di un editor di testo visuale e forse arrivano vicini all’obiettivo più di prima.
Gran bell’articolo di John Gruber sul nuovo sistema di indicazione del punteggio adottato nella trasmissione del Super Bowl LIX.
Intanto non sapevo che nel gergo televisivo si chiamasse scorebug e una cosa nuova imparata la si è portata a casa.
Poi si discute approfonditamente del fenomeno della resistenza al cambiamento quando qualcosa non è come siamo abituati ad averla:
Qualsiasi tipo di cambiamento provocherà sempre un allarme, non importa se sia migliore o no.
Ci sono volute due figlie, una preadolescenza spesa sul Manuale delle Giovani Marmotte (più tutti gli altri), alcune esperienze casuali, alcune discussioni vacue, un pizzico di attenzione genitoriale e ho raggiunto, immagino con grande ritardo, l’illuminazione.
Il Manuale delle Giovani Marmotte per gli anni venti è YouTube.
Tutti i distinguo che si vogliono, tutte le eccezioni possibili, tutte le argomentazioni sono bene accette. Ovviamente il Manuale delle Giovani Marmotte era al cento percento una lettura sicura, YouTube certamente no.
Delle infinite variazioni di Campo minato, a oggi la più diabolica mi sembra Dragonsweeper.
Il principio base è lo stesso, ma il concept ha assunto alcuni tratti da gioco di ruolo.
Il campo di gioco è popolato da mostri, tesori, muri, un drago, Romeo e Giulietta, animali, guardie ostili e sì, anche mine.
Sbagliare un clic porta via punti vita all’eroico guerriero Jorge. Può recuperarli se è bravo e anche crescere di livello, maturando più punti vita.
Durante il Super Bowl non sono apparsi spot pubblicitari particolarmente da brivido per il settore tecnologico. Google è riuscita a distinguersi con una pubblicità il cui testo sarebbe stato prodotto da Gemini.
Peccato che non sia vero; il testo dello spot era disponibile sul sito di Google da agosto 2020, quando ci dava più preoccupazione la pandemia naturale che l’intelligenza artificiale.
Per cui il testo è stato copiato da lì per via umana e Gemini, a dispetto della verità, non ci ha messo mano.
I conservatristi (diversi dai conservatori) si devono rassegnare: Internet e il web in particolare sono lo sviluppo successivo a quello della stampa a caratteri mobili. Se solo si avesse il coraggio di fare quello che va fatto.
Non riesco più a staccarmi da questa edizione web degli Elementi di Euclide scritta da Oliver Byrne e arricchita di grafica da Nicholas Rougeaux.
I nomi non dicono niente a nessuno e anche giustamente; proviamo con i numeri.
Non è di tutti i giorni avere buoni software open source che raggiungono la versione uno punto zero ed è ancora più raro trovare qualcosa che ci arriva dopo ventuno anni di rifiniture.
Succede a Shepherd, un gestore di processi Unix che nasce nell’ambito di Guix: un package manager per il progetto Gnu.
Nessuno dei tre insieme sostituisce alcunché, ma possono completare un sistema Unix, senza interferire con gli strumenti già presenti.
Proseguo questa limitata parentesi intimista, dopo avere scoperto che non ho bisogno di spegnere Apple Intelligence almeno adesso, con un importante resoconto sullo smarrimento eventuale del telecomando Apple con Siri.
Le figlie hanno ricevuto indicazioni inequivocabili su dove posizionare i telecomandi di casa al termine dell’utilizzo. Forse dovevo darle a rovescio, poiché i telecomandi sono da ritrovare praticamente ovunque. Una nota di ottimismo: sempre, comunque, internamente alla casa.
Ieri la ricerca si rivelava più complicata del solito e mi sono ricordato che la app Remote su iPhone consente di ritrovare il telecomando suddetto.