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20 feb 2023 - Software Internet

L’uomo ha quasi morso il cane

Vecchio adagio: il cane che morde l’uomo passa inosservato, mentre l’uomo che morde il cane fa notizia.

Siamo così a parlare di Kellin Perline, dilettante di spicco nel Go, che ha sconfitto l’ennesima sedicente intelligenza artificiale ad applicarvisi.

La vittima artificiale, KataGO, non è frutto della DeepMind di Google come AlphaGo e poi AlphaZero, ma viene data come equivalente in fatto di potenza di gioco.

C’è un distinguo da fare: Pelrine si è appoggiato a un’altra sedicente intelligenza, che ha giocato tipo un milione di partite contro KataGO e ne ha scoperto alcuni punti deboli. L’umano disponeva di sufficiente competenza nel gioco per mettere in atto le trappole che, sapeva, avrebbero favorito la sconfitta della macchina. E ha raggiunto il risultato. Sia pure con l’aiuto di armi non convenzionali, l’uomo ha morso il cane. Quasi, via.

Dopo avere cominciato con una frase fatta, eccone un’altra: se non puoi batterli, unisciti a loro.

Viene anche un altro pensiero, però: ad AlphaZero sarebbe mai venuto in mente di appoggiarsi a un umano per trovare i punti deboli di un altro umano? O, perlomeno, sarebbe mai ricorso a un’altra macchina software come lei?

Un’intelligenza incapace di vedere oltre la propria scatola, non lo è molto.

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