Uno dei connubi più felici tra umanesimo e tecnologia digitale rimarrà per sempre il gioco di avventura testuale, che in più di un caso ha raggiunto vette degne del valore artistico e che ha portato milioni di persone a esprimersi (nel caso degli autori), viaggiare con la mente, imparare lingue nuove, divertirsi, accettare sfide.

Diecimila dollari (in aumento) sono il montepremi raccolto pubblicamente per l’edizione 2022 della Interactive Fiction Competition. Otto dollari su dieci verranno distribuiti tra le oltre settanta avventure in gara e gli altri due a sostegno delle spese della Interactive Fiction Technology, Foundation, che organizza.

Possiamo fare la nostra parte come finanziatori (PayPal, è un attimo, un clic sul pulsante) oppure diventare giudici: giocare almeno cinque delle avventure e votarne almeno cinque. C’è tempo fino al 15 novembre ed è sicuramente troppo poco, perché è troppo poco a prescindere. Le avventure testuali fanno bene allo spirito e al vocabolario, allenano la mente, portano in mondi alternativi che una volta solo i libri potevano darci e i giochi moderni, pieni di grafica, non possono, perché appiattiscono l’immaginazione.

PayPal o il giudizio. O entrambi.