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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

17 lug 2022 - Hardware

Era vero

A John Gruber mancava solo di analizzare le impronte lasciate dai piedini sul tavolo, nella sua recensione di MacBook Air M2. Abbondano i dettagli, le minuzie, i rimandi, la lettura chiede tempo, nulla resta fuori o, se rimane qualcosa, ci si deve pensare per accorgersene.

A me piace da matti il doppio passaggio all’inizio, quando cita la recensione del medesimo modello, ma con M1, dell’anno scorso:

Per riconoscere quanto sono buoni i primi Mac basati su Apple Silicon – e sono qui a dire che sono incredibilmente buoni – bisogna accettare che certi presupposti di lunga data su come i computer andrebbero progettati, che cosa rende migliore un computer migliore, di che cosa ha bisogno un buon computer, sono sbagliati. Qualcuno continuerà a negare per anni quello che Apple ha ottenuto qui. È come vanno le cose.

Torniamo a quest’anno ed ecco la continuazione ideale:

Avevo ragione, ma forse negare era la parola sbagliata. Negare è spesso rifiutare di credere a qualcosa che si vuole non vero. Con Apple Silicon, molte persone sono esitanti nel credere a qualcosa che vogliono sia vero; che questi computer siano buoni come effettivamente sono. Che sono veloci, che non scaldano, che sono molto efficienti. Le persone sospettano che ci sia il trucco.

Non c’è trucco. MacBook Air M1 del 2020 era (e resta) un gran portatile. Il nuovo MacBook Air M2 è chiaramente migliore da ogni punto di vista.

Continuità, crescita, miglioramento. La nuova versione è meglio di quella vecchia. La notizia reale è che possiamo crederci; consumano meno, vanno più veloci, non scaldano. Se non basta quello che è apparso due anni fa, abbiamo ciò che è apparso quest’anno.

Quello che ha annunciato Apple a Wwdc del 2020 era vero.

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