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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

30 gen 2022 -

Tre is megl che due

Ecco, Apple si è accorta dei miglioramenti apportati alla user experience di questo blogghino e si è messa in testa di eliminare Python 2 a partire dal prossimo aggiornamento di Monterey.

Non sarà una passeggiata. Come avevo scritto a suo tempo, la cosa non rappresenta alcun problema in sé per le persone con un po’ di tecnica in tasca, mentre invece potrebbe creare inconvenienti non da poco a script e applicazioni varie che da Python 2 dipendono.

Lo avevo scritto perché Apple aveva avvisato che sarebbe successo e, oltretutto, che sarebbe successo anche con Ruby e Perl.

Per ora sparisce solo Python 2, che verrà sostituito da Python 3 solo sui Mac dove effettivamente si crea un’esigenza e il sistema propone il download. Peraltro lo stesso articolo linkato all’inizio butta lì come battuta che Perl e Ruby potrebbero sparire nell’aggiornamento successivo…

Le dipendenze da Python 2 sono nulle in macOS, che funzionerà indisturbato, e frequenti in applicazioni e script indipendenti. È probabile che non in molti Mac, se non tutti, l’effetto dell’aggiornamento si farà sentire.

È una cosa positiva, in fondo, perché susciterà consapevolezza. Un domani, Homebrew – basato su Ruby – potrebbe bloccarsi per mancanza del linguaggio. Solo un esempio.

È probabile che Homebrew reagirebbe con una certa velocità fornendo un meccanismo alternativo di installazione, ma non tutte la applicazioni si comporterebbero con la medesima reattività. E a molti toccherà occuparsi di Terminale, compilazioni, script di shell e così via anche se non vogliono, a meno che abbiano la pazienza e la possibilità di attendere un qualche aggiornamento risolutore.

Che non è detto arrivi; Python 3 non ha come priorità la retrocompatibilità con Python 2 e installarlo potrebbe servire solo a occupare spazio su disco.

Ci aspettano tempi interessanti. Non dispiace mai.

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