Mi prendo una licenza per commentare un momento di vita privato. Stasera ci ritroviamo a giocare a D&D in presenza. Straordinariamente, una tantum, almeno per ora.

Possiamo farlo perché ci ritroviamo in un salotto con una parete completamente aperta verso l’esterno e il ricambio dell’aria è assicurato; la cubatura dell’ambiente è superiore alla media e così è più difficile saturarlo di aerosol prima che si completi il ricambio; uno dei partecipanti lavora nel servizio sanitario nazionale in posizione più che qualificata per valutare il rischio lucidamente e con competenza.

Oltre a tutto ciò, siamo vaccinati con la seconda dose tipo da un mese, quindi al massimo possibile della protezione.

Chi mi conosce sa bene come il sottoscritto sia a proprio agio con le connessioni remote e le piattaforme collaborative come Roll20 (ludica) o Miro (professionale). Le amo soprattutto quando è possibile sceglierle; se sono l’unica possibilità, ne approfitto ma sento il desiderio di poter fare diversamente se volessi.

Poter passare una serata tra amici è in gran parte merito dei vaccini. Il governo ha sempre rinunciato a contrastare attivamente la pandemia, preferendo sbrigative chiusure dove avrebbe dovuto testare, tracciare, trattare e fare altre cose ancora. Con la strategia e la tattica giusta si sarebbero potuti raggiungere grandi risultati, che però non c’era la capacità di cogliere (quelli di prima) o la volontà di farlo (quelli di adesso).

Non c’è che vaccinarsi, dunque, a parte le precauzioni di routine.

Rispetto le posizioni di tutti ma, eccezionalmente, mi sbilancio e affido la mia opinione a Wendy Molyneux di McSweeney’s. Non è il caso di tradurne qui un estratto, meglio lasciarlo in originale. Le sue parole difficilmente convinceranno tutti, eppure per me oggi per me possiedono una rilevanza particolare.

Per ora si può lasciare un commento dalla pagina apposita di Muut per QuickLoox. I commenti torneranno disponibili in calce ai post appena possibile.