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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

12 gen 2021

Non dimostra la sua età

Sono su Big Sur. È stato un bel salto, proveniendo da Mojave.

Per il momento non ho nulla da dire di particolare, anche perché credo di essere proprio l’ultimo arrivato. Mi abituo alla nuova interfaccia grafica e sto anche sperimentando il desktop con il passaggio automatico al Night Mode per vedere l’effetto che fa.

La nuova interfaccia è graficamente molto differente da quella cui ero abituato e voglio attendere un momento a dare giudizi. Devo dire che l’attività di oggi è stata tranquilla e mi sono trovato bene. L’unica osservazione che voglio fare subito è che l’icona dell’orologio analogico mostrata nella barra dei menu ha qualcosa di strano. Sembra non sia stata ridimensionata come il resto degli elementi nella barra dei menu e il cerchio del quadrante sborda (venendo tagliato) verso l’alto e verso destra. Magari è un mio problema di underscan sul monitor, ma non riesco a capire perché sia l’unico elemento che è rimasto graficamente uguale a prima.

Peggio ancora, ero abituato a cliccare sull’orologio analogico e vedere ora e data in digitale; in certe situazioni faceva comodo. Ora l’orologio apre l’intera sezione che combina widget e notifiche e certamente posso ricavare la stessa informazione, però in modo meno pratico.

Son minuzie comunque. La velocità è ottima, potrei anzi avere leggermente guadagnato.

A livello di incompatibilità, sapevo che il vecchio InDesign non avrebbe funzionato e nemmeno Mailsmith, che mi sono rassegnato a non usare più da mesi e di cui non ho ancora recuperato le caselle da archiviare. Per entrambi ho riservato un posto in una vecchia macchina virtuale VirtualBox con Yosemite; quando arriverà il loro momento, sarò pronto.

Una cosa mi ha sorpreso; per tutta la giornata Big Sur è andato avanti con il contagocce a notificarmi, uno per volta, che i miei preziosi salvaschermo tratti da XScreenSaver andavano aggiornati. L’ho fatto, c’è una nuova versione datata sette dicembre e credo vada bene. Stiamo a vedere.

Mi pare di essere brillantemente sopravvissuto alla scomparsa di iTunes. Per il resto sono ancora sul mio Mac, a parte i cambiamenti grafici. Proverò a confrontarmi con zsh e vedere se mi sposta qualcosa di serio nel mio uso del Terminale, oppure no.

Una cosa che sicuramente è rimasta fedele a se stessa è VirtualBox. Non lo usavo da anni e non è invacchiato per niente. È esattamente lo stesso carrozzone inaffidabile, confuso, disfunzionale e abborracciato di prima. Per ora è sufficiente, ma immagino che nel mio futuro ci sarà un qualche acquisto di software per macchine virtuali vagamente più serio.

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