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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

13 apr 2020

La valle della tranquillità

Nel giro di poche ore, spalmate su altrettanti giorni, ho finito Monument Valley II assieme alla primogenita di 5,67 anni.

Avevo sentito dire bene del gioco, peraltro pluripremiato, e l’esperienza è stata molto soddisfacente, tanto per il sense of wonder di una bimba qunto per la curiosità dell’adulto.

Una trama esilissima è sufficiente a tenere insieme un’avventura fatta per la vista e per l’udito (l’ascolto in cuffia o su buone casse è raccomandatissimo). L’andamento del gioco è solenne ma non ampolloso, lento il giusto, mai stucchevole e sempre capace di proporre qualcosa di sottilmente inaspettato.

La parte che più mi piace dal punto di vista del design è la capacità di proporre enigmi sempre nuovi a partire da un unico semplicissimo spunto: le prospettive illusorie che abbiamo conosciuto con Maurits Escher.

Il meccanismo è sempre quello, però la traduzione in pratica è continuamente diversa e il gioco mai risulta monotono. La difficoltà è media e in generale uno studio attento dello scenario, magari con qualche test, porta rapidamente alla soluzione. Mia figlia da sola non sarebbe mai arrivata in fondo e allo stesso tempo non ci siamo mai sentiti perduti davanti a uno schema troppo intricato. L’enigma è un pretesto per apprezzare la cura della grafica, gli effetti sonori, la grazia dell’impianto della storia.

Arrivati in fondo al gioco, Lidia ha insistito perché ci cimentassimo anche in Monument Valley I. Va notato che Nive, 2,35 anni, ci ha seguito docilmente nel giocare, capace di assistere senza voler intervenire, anche lei curiosa degli effetti grafici. Lo dico perché ha carattere impetuoso e normalmente vuole mettere mano in tutto quello che fa la sorella maggiore, solo che stavolta per qualche motivo è stata disposta a guardare senza toccare, pur di condividere l’esperienza.

Non si arriva alla fine di Monument Valley II con il senso di avere terminato un’avventura epica di cui ci si è sudati l’epilogo. Il cammino è tranquillo, rilassante più che emozionante, alimentato comunque dalla curiosità. Al termine, invece del sollievo di chi ci è riuscito, si prova più voglia di avere ancora qualche livello in più.

In questo periodo entrambi i giochi dovrebbero essere a prezzo ridotto e valgono assolutamente la pena.

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