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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

3 apr 2019

L’invidia del bene

Avendo letto due persone normalmente intelligenti e acculturate constatare l’apparente assenza di pesci d’aprile per quest’anno e soprattutto attribuirlo a un effetto alone provocato dalla ritirata di Microsoft, devo tornare in argomento.

Belli o brutti, ce ne sono stati e questa è ovviamente una parzialissima rassegna. Il Corriere ne elenca quarantatré, per quanto attraverso una gallery di rara scomodità.

Perché il divieto interno di Microsoft? Perché, per esempio, nel 2014 Google sfoderò un pesce che divenne un business miliardario.

Succede una volta su un milione, ma succede e succede quando le cose vengono fatte bene. Una nozione, questa, sostanzialmente estranea a certa cultura aziendale dove la metrica è unicamente quella commerciale. Piuttosto che invidiare quelli più bravi, dunque, meglio stare fermi.

(Onore e gloria a mimmo che ha ritrovato il favoloso pesce d’aprile di Byte del 1986!)

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