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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

1 mar 2019

Cose che (non) contano

Pare che si stia vendendo un watch ogni secondo, in accordo alle stime – da prendere con pinze per il lavoro in fonderia – di Strategy Analytics.

watch coprirebbe la maggioranza assoluta del mercato, lasciando il secondo – Samsung – al tredici percento, poco più di un quarto rispetto al cinquantuno.

Cose che contano pochissimo o non contano. Sarebbe facile linkare gli scettici di qualche anno fa e metterli a confronto con una stima da tre milioni di unità vendute al mese. Poco interessante; è successo con iPod, con iPhone, iPad, è successo sempre in questo secolo. Quelli della prima ora brontolano e piano piano vengono lasciati alla loro incompetenza.

Pare che Phil Schiller, il responsabile marketing, possa permettersi di bocciare un’idea o un progetto dicendo o scrivendo semplicemente NFW, no fucking way.

Sembra una nozione di nessun conto messa in un articolo sulla mappa del potere interno ad Apple giusto per aggiungere pepe a una minestra insipida.

Tuttavia la giudico significativa perché, sulle orme di Steve Jobs, la cosa più importante per le prossime fortune di Apple e di chi ne adotta i prodotti è che si sappia dire no a tutte le idee e le proposte non indispensabili. Che poi avvenga in modi poco urbani, posto che sia vero, è pura nota di costume.

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