Da tempo si respira, nella politica e nelle discussioni, un clima fastidioso. La dialettica si è estinta, riconoscere un centimetro di ragione all’avversario – ormai diventato nemico – sembra una concessione inaccettabile, avanziamo più che mai nella vita – cito Philip Roth – convinti che gli altri abbiano sempre torto e avendo sostituito il dialogo con l’urlo.
C’è bisogno di qualcosa in più per affrontare quello che abbiamo davanti.
Personalmente mi sono iscritto ai Copernicani , ma oggi volevo dire un’altra cosa che in verità ha detto Tim Cook, l’amministratore delegato di Apple, ai microfoni di Fortune, anticipato da MacRumors :
Cook ha detto che Apple effettua spesso investimenti di durata da sette a dieci anni. Se fosse “re per un giorno,” i rapporti finanziari trimestrali li eliminerebbe “tirando lo sciacquone” perché sono “vestigia di un tempo diverso”.
Ecco, da sette a dieci anni. La soluzione è riprendere a pensare e ragionare come se ci fosse un futuro. In controtendenza con gli strumenti e le piattaforme che ci stimolano a pensare sull’adesso, con visione a dieci secondi. Ricominciamo a pensare in avanti.