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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

17 apr 2018

Si sta meglio qui, su questa riva

Lo scriveva Giovannino Guareschi, ovviamente su tutt’altre altezze letterarie e, anzi, nella fattispecie poetiche.

Molti piani più in basso, mi accontento di parlare di come ogni tanto si possa legittimamente dubitare del proprio ecosistema: avrò scelto bene? Forse ho sottovalutato le alternative? Non avranno ragione quelli che dicono di spendere meno che tanto è uguale?

Soprattutto, ci sono quelli che dicono non è più come una volta. La qualità è diminuita, un mio amico si è lamentato, dicono che ha i difetti di produzione, non ascoltano i professionisti, mancal’innovazioneperchénonc’èpiùSteve. Farò bene a scegliere Apple ancora oggi? Non è che sto perdendo un giro o i tempi sono cambiati?

Passo la parola a uno che se ne intende anche in quanto sempre superbamente aggiornato all’ultimo modello di tutto: Federico Viticci su MacStories.

Dalla fine dello scorso anno, comunque, sono testimone di un cambiamento progressivo che mi ha fatto capire come la mia relazione con lo hardware e il software di Apple sia cambiata. Mi sono progressivamente addentrato nell’ecosistema Apple e non percepisco più come inferiori vari aspetti di servizio.

Chi segue Viticci sa che non ci va leggero con l’aggiornamento tecnologico, né con i test di prodotto. Sa anche come sia tutt’altro che un allineato su Apple, specialmente in software e accessori.

Chi non lo segue, lo faccia stavolta e mi dica se la sua è una posizione equilibrata oppure no.

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