C’è del metodo nella follia di chi ti accusa di essere un tifoso, un fanatico, un esagitato, uno con le fette di salame sugli occhi, incapace di una valutazione imparziale e tutto perché hai parlato bene di un prodotto, di una funzione, di un sistema, di un’azienda.
Il metodo è attribuirsi la patente di obiettività da soli in modo da poter squalificare qualunque altro parere scomodo e avere sempre ragione by design, in modo progettato a priori. Di peggio c’è solo il politicamente corretto.
A questi folli chiederei una valutazione spassionata del racconto di Wwdc 2017 scritto da Steven Sinofsky su Recode.
Perché Sinofsky ha rivestito incarichi di altissima responsabilità in Microsoft e, come egli stesso scrive, ha partecipato più volte a Wwdc di volta in volta come partner, concorrente, sviluppatore. Se quindi titola Quello che Apple ha mostrato a Wwdc espande il computing in nuovi modi significa che non parla a vanvera, avendo benissimo presente anche l’altra faccia della luna. Recode è tacciabile di tutto tranne che di fanatismo verso Apple. Sinofsky ha anche un retroterra tecnico di tutto rispetto e scrive cose come queste:
La quantità di straordinaria ingegnerizzazione che è stata messa sia nella creazione che nel dispiegamento di Apfs [il nuovo filesystem di Apple] fa scoppiare la testa. E che questo avvenga su telefoni, computer e orologi è niente meno che spettacoloso; eccetto forse per la transizione da Fat a Fat32, non riesco a ricordare alcunché che nemmeno gli si avvicini.
Interesse recondito? Difficile. I suoi passati incarichi gli hanno garantito tranquillità economica sufficiente a fare cose che gli piacciono, come testimoniano le righe a firma dell’articolo: consigliere di amministrazione qui, consulente là, investitore quando ha voglia eccetera. Non è uno che scrive su Recode per vivere, ma per divertirsi. Vediamo se c’è qualche obiettivo autoproclamato capace di criticare in modo fattuale le sue affermazioni.